Stadio Mazza, il perito chiede più tempo
L'udienza slitta dal 7 novembre al 19 dicembre, l'esperto nominato dal giudice ha chiesto altri 60 giorni per concludere le analisi sui lavori in Tribuna Nord e Curva Est
Ci vorrà ancora tempo, si arriverà almeno a ridosso delle festività natalizie, per conoscere l’esito della perizia sui lavori allo stadio Paolo Mazza, ordinata dal giudice per dirimere le questioni sulla loro regolarità e sulla sicurezza delle strutture.
Il gip Andrea Migliorelli ha infatti fissato una nuova data per l’udienza preliminare nella quale discutere gli esiti della perizia svolta dal prof. Bernardino Chiaia, che slitta dal 7 novembre al 19 dicembre. È stato lo stesso perito, ingegnere e professore ordinario di Scienze delle costruzioni al Politecnico di Torino, a chiedere una proroga dei termini stante la complessità delle analisi da effettuare.
Secondo il consulente della procura – il prof Carlo Pellegrino (coadiuvato dall’ingegner Mario Organte) – i lavori di adeguamento dello stadio per la Serie A eseguiti nel 2018 non vennero svolti a regola d’arte, in particolare nelle strutture della Tribuna Nord e della Curva Ovest, dove l’esperto indicò esservi anche un pericolo di crolli. Dopo due sequestri e altrettante liberazioni, e un primo giro di lavori di adeguamento alle indicazioni del consulente – che li ha considerati del tutto insufficienti -, con l’arrivo di Joe Tacopina alla guida della società la Spal ha infine deciso di rimettere in sicurezza le strutture.
Nove persone tra imprenditori e tecnici sono accusate a vario titolo di frode nelle pubbliche forniture e falso in atto pubblico.