Botteghe storiche, a Ferrara la tradizione dialoga con il mondo digitale
Valorizzare le botteghe storiche di Ferrara iscritte all’Albo nel processo di innovazione. È questo l’obiettivo del nuovo progetto promosso dal Comune di Ferrara
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L’assemblea generale della Spi Cgil di Ferrara ha accolto la proposta del segretario generale Sandro Arnofi di eleggere quale nuovo componente di segreteria Morena Vecchiatini
E' morto all'età di 75 anni Giuseppe Toscano, 70 anni, storica figura dell'ex Democrazia Cristiana e per molti anni la “cassandra” di Carife. Toscano, di professione avvocato, era entrato in consiglio comunale nelle fila di Forza Italia (poi Pdl) nel 2014 in sostituzione dell'allora decaduto Simone Lodi
Le sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti scenderanno in piazza per la vertenza Amsef
“Sono oltre diecimila le voci degli agricoltori di tutta Europa che si stanno innalzando oggi da Bruxelles per dire no a politiche europee che stanno condannando il futuro delle nostre aziende agricole”, commenta il presidente di Cia-Ferrara, Stefano Calderoni
Bisognerà attendere il 9 maggio per avere i primi verdetti sul crac Capa Ferrara, la Cooperativa assistenza produttori agricoli fallita il 15 novembre del 2016 con un buco da quasi 30 milioni di euro per 1.500 soci tra il Ferrarese, il Ravennate e il Mantovano.
Secondo gli inquirenti – che hanno indagato trenta persone tra ex vertici, sindaci e membri del Consiglio di amministrazione – vi fu una dissipazione del patrimonio della cooperativa a favore di società già in estrema crisi. Particolare attenzione è riservata all’operazione del 2013 di acquisto di Società Agricole Energy Tre e di Energy Quattro, due delle quattro società in cui era stata divisa la centrale unica a biomasse di Bondeno, con i quali Capa aveva accumulato crediti per le forniture non pagati.
L’operazione da circa 7 milioni di euro – effettuata con compensazioni e cessioni di forniture di prodotto agricolo – è considerata dalla procura di tipo dissipativo, sia perché Capa aveva una posizione di forte indebitamento verso soci e fornitori, sia perché aveva carenza di liquidità.
Il presidente del Cda Eugenio Costa è indagato anche per dissipazione del patrimonio con l’operazione Cisac del 2014, ovvero del contratto di affidamento in gestione del reparto di vendita al pubblico dei ‘mezzi tecnici’ per le imprese agricole: concimi, sementi, fertilizzanti.
Vengono poi contestazioni a cda, consiglieri e sindaci per aver concorso al dissesto tramite false comunicazioni sociali.
In un momento successivo i pm Stefano Longhi e Lisa Busato hanno deciso di archiviare le posizioni degli ex membri del Cda per l’ipotesi bancarotta impropria da reato societario (aver esposto nel bilancio del maggio 2014 fatti non reali) perché non determinati nel dissesto. Alle richieste di archiviazione si è opposta la procedura fallimentare.
Davanti al gup Vartan Giacomelli hanno fatto richiesta di patteggiamento Eugenio Costa (per lui la pena concordata tra le parti è di 3 anni e 10 mesi), Floriano Tassinari, all’epoca consigliere, attuale presidente provinciale di Coldiretti, per 1 anno e 4 mesi, così come Michele Rubini, Massimo Zanghirati, Alberto Signorini, Filippo Menghini, Diego Celati, Mario Scapoli, Sergio Fioresi, Antonio Scagnolari, Alessandro Berti, Federico Bordoni, Luigi Pancaldi, l’ex direttore generale Alessandro Zucchi e Guido Malavasi.
Gran parte di questi è assistita dall’avvocato Giuliano Onorati, che spiega come “la scelta del patteggiamento nasca dalla esigenza di chiudere questa fase, per poter tornare così a dedicarsi all’attivita di impresa agricola. E questo pur in assenza di ogni responsabilità in merito al fallimento della cooperativa, nei confronti della quale tutti i miei clienti, come soci, vantano crediti per i rispettivi conferimenti”.
Hanno scelto di essere giudicati in rito abbreviato Enrico Gessi, consulente amministrativo, Matteo Negretto, consigliere e vicepresidente in passato della cooperativa, due dei tre sindaci del collegio sindacale Federico Gavioli e Stefano Prini.
Gli altri cinque imputati discuteranno il rinvio a giudizio o l’eventuale archiviazione in udienza preliminare.
Sempre il 9 maggio il gup scioglierà la riserva sulle opposizioni alle archiviazioni.
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