Politica
15 Marzo 2022
Accolto parzialmente il ricorso di Cgil e UIl. La giunta ha privilegiato il sindacato vicino alla Lega

Il tribunale dichiara il comportamento antisindacale del Comune di Ferrara

di Redazione | 2 min

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La giudice Alessandra De Curtis del tribunale del lavoro di Ferrara ha dichiarato la condotta antisindacale del Comune di Ferrara che dovrà ora pagare circa 8mila euro per la causa.

Causa che era stata intentata dalla funzione pubblica di Cgil e Uil che sostenevano come il Comune avesse tenuto un comportamento antisindacale almeno in due occasioni.

La prima per non essersi presentato in Prefettura lo scorso 3 novembre 2021 per un tentativo di conciliazione in relazione alle criticità presenti da mesi nel settore dei Servizi demografici.

La seconda per aver concesso, una settimana dopo, un’assemblea dei lavoratori senza decurtazione della retribuzione, alla sola presenza dei rappresentanti del Diccap. Incontro al quale ha partecipato lo stesso Comune, “riservando così – a detta della Cgil – un trattamento di favore del tutto ingiustificato a una organizzazione sindacale priva di rappresentatività ma politicamente vicina alla Giunta”.

Il tribunale ha accolto solo il secondo motivo di ricorso. L’assenza ingiustificata del Comune all’incontro in Prefettura per il tentativo di conciliazione dipendeva infatti da un errore dell’Ufficio del Protocollo che non aveva registrato tempestivamente la convocazione.

L’assemblea con il Diccap, invece, a parere del giudice “deve certamente essere stigmatizzata in quanto si traduce, di fatto, nella violazione del principio [del pluralismo dell’organismo rappresentativo] e nella sostanziale oggettiva attribuzione al sindacato non rappresentativo di un ruolo privilegiato nei rapporti con il Comune, con conseguente messa in pericolo dell’immagine, in termini di credibilità e capacità di negoziazione, delle organizzazioni” sindacali Fp Cgil e Uil Flp”.

Il tribunale ha compensato le spese di lite, ponendo però a carico del comune i costi di pubblicazione del decreto, i costi di costituzione di 5.535 euro, oltre al 15% sul compenso per spese forfettarie e oltre ad IVA e CPA (Cassa previdenza avvocati).

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