Eventi e cultura
19 Gennaio 2022
Il direttore della Fondazione Teatro Comunale: “L'affermazione di Sgarbi servita come pretesto per attaccare me”. Ma Disegni (Meis) rincara la dose: “Iniziativa infelice in tutti i sensi”

‘Festival delle memorie’. Ovadia: “Banalizzare la Shoah? Affermazione mostruosa”

Moni Ovadia
di Redazione | 2 min

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Moni Ovadia

(Archivio Fondazione Teatro Comunale di Ferrara / foto Marco Caselli Nirmal)

L’affermazione di Sgarbi sul conflitto israelo-palestinese “è servita come pretesto per attaccare me”. È Moni Ovadia a parlare – sentito dall’Ansa – e respingere con forza ogni accusa che dalla Comunità Ebraica e anche dal Meis è arrivata all’indirizzo di quello che era il Festival poi divenuto la Settimana delle Memorie, la serie di iniziative organizzate dal Teatro Comunale di Ferrara in occasione della Giornata della Memoria.

“Ricordare i tutsi e gli armeni significa banalizzare? – chiede il direttore della Fondazione Teatro in risposta alle suggestioni di Fortunato Arbib, presidente della Comunità Ebraica di Ferrara, ma non solo di lui -. È un’affermazione mostruosa, la Shoah è stata così tragica che purtroppo suscita reazioni di natura psicopatologica e c’è il terrore che qualsiasi cosa possa banalizzare. Esiste per caso una gerarchia delle vittime, degli stermini e del dolore? Il genocidio degli ebrei, tra l’altro, verrà ricordato all’interno delle nostre iniziative”.

Oltre ad Arbib, anche il Meis, con un comunicato diffuso su Facebook, aveva espresso critiche verso l’iniziativa – alla quale pure partecipa – e soprattutto un “netto e profondo dissenso con chi presentando l’iniziativa ha accostato ai genocidi una valutazione del tutto insensata e assurda del conflitto mediorientale”. Il riferimento è alle parole di Vittorio Sgarbi pronunciate durante la presentazione del Festival, che ha parlato dei crimini commessi dallo Stato di Israele nei confronti dei palestinesi.

Intervistato dal magazine di cultura ebraica ‘Shalom’, il presidente del Meis, Dario Disegni, rincara la dose e parla di “una iniziativa infelice in tutti i sensi, sia nei termini che nei contenuti, e che ci ha lasciati sconcertati”, e sulla quale “esprimiamo il nostro totale dissenso”. Un dissenso che si fa ancor più forte se si considerano le gravi e inaccettabili affermazioni fatte da Vittorio Sgarbi in conferenza stampa sui fantomatici crimini degli israeliani dei confronti dei palestinesi: è qualcosa che ci offende profondamente”.

E questo clima molto avvelenato, dall’organizzazione e dal Teatro trapela una email dello scorso mese di ottobre nella quale Amedeo Spagnoletto – che del Meis è direttore – si congratula per la ricchezza del programma e offre la disponibilità del Museo a far parte dell’iniziativa.

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