Fortunato Arbib
Mette le mani avanti la Comunità Ebraica di Ferrara ed emerge ora pubblicamente un malumore finora rimasto circoscritto al suo interno, presente soprattutto nell’area più conservatrice, rispetto al Festival delle Memorie organizzato dal Teatro comunale in occasione delle celebrazioni annuali della Giornata della Memoria.
“La Comunità Ebraica – afferma il presidente Fortunato Arbib in una nota – esprime la sua preoccupazione per la programmazione di un Festival delle Memorie annunciata nel corso della conferenza stampa del 10 gennaio 2022 al Teatro Comunale di Ferrara nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata della Memoria 2022”.
Il motivo sembra essere quello della quasi onnicomprensività del programma del Comunale, che guarda alle memorie di ebrei, rom, sinti, tutsi, armeni e curdi e non solo alla Shoah. “La legge istitutiva (n. 211 del luglio 2000) parla di Giorno della Memoria in ricordo ‘dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti’ – ricorda di contro Arbib -. La Comunità Ebraica di Ferrara ha sempre riconosciuto l’impegno di partecipazione attiva degli Organi di Stato e degli Enti cittadini, in particolare delle scuole, nel diffondere in tale giornata la conoscenza dei tragici ed inumani eventi che costituiscono la Shoà”. Ma in questa occasione, scrive Arbib, “il rischio è che con il Festival si abbia un effetto di banalizzazione, diluizione e di spettacolarizzazione di una tragedia unica per finalità, dimensione sia numerica che territoriale, modalità e scientifica ferocia”.
E, ancora, un rimprovero arriva a Vittorio Sgarbi, presidente di Ferrara Arte, presente alla conferenza di presentazione del Festival: “L’espressione usata dall’On. Sgarbi sullo ‘sterminio dei palestinesi perpetrato dagli israeliani’ – rileva Arbib – fa eco all’usuale propaganda del Fronte di Liberazione Palestinese e di Hamas per giustificare il continuo lancio di razzi su una popolazione di civili inermi in Israele”.
Questa nota polemica è di fatto la prima uscita pubblica di Arbib dopo il rinnovo del Consiglio della Comunità Ebraica di Ferrara, le cui elezioni si sono svolte domenica 16 gennaio e che hanno portato alla riconferma di Arbib. Il suo vice è Andrea Pesaro e consigliere Shemuel Lampronti. Il programma prevede di proseguire verso l’apertura del percorso museale all’interno della sede della Comunità e di porre l’attenzione del Comune e della Regione Emilia-Romagna al Piano di Rigenerazione Urbana che vede la Comunità svolgere un ruolo attivo protagonista per la ristrutturazione del ghetto. Il collegamento della ‘Ferrara Ebraica’ unirebbe il Meis, la sede della comunità con le tre Sinagoghe, il museo, il ghetto, e il cimitero di via delle Vigne.
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