Politica
21 Dicembre 2021
Colaiacovo e Talmelli chiedono alla Giunta di cambiare velocemente prospettiva: "Danni al piccolo commercio di vicinato"

“No al nuovo Lidl in via Ungarelli”, il Pd vicino ai piccoli commercianti

di Redazione | 2 min

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Alessandro Talmelli (Pd)

La notizia della realizzazione di un nuovo Lidl per riqualificare la zona di via Ungarelli e Foro Boario, come previsto dalla variante al 2° Piano operativo comunale (Poc), non è affatto piaciuta al Pd di Ferrara e in particolare al capogruppo Francesco Colaiacovo e al segretario comunale Alessandro Talmelli.

“Abbiamo appreso – dicono – che la destra ferrarese approverà in consiglio comunale la costruzione di una nuova struttura di quasi 1500 metri quadrati di superficie commerciale. Con questa variante infatti si consentirà il raddoppio della struttura già prevista nel Piano Operativo Comunale elaborato alcuni anni fa, ma in cui si prevedeva sostanzialmente un’attività di vicinato. Da qui la preoccupazione di numerose attività del quartiere già fortemente provato dai continui cantieri scoordinati tra loro. Come Partito Democratico di Ferrara ci sembra una scelta quanto mai inopportuna”.

Colaiacovo e Talmelli pensano ai danni prodotti dalla pandemia al commercio ferrarese e in particolare ai piccoli commercianti, che ora rischiano ulteriori ripercussioni dalla presenza di un nuovo polo commerciale di medie dimensioni. “Abbiamo potuto constatare da vicino come le piccole imprese del commercio e dei servizi, in questo anno e mezzo di pandemia, abbiano garantito ai consumatori un servizio di vicinato ottimale, nella massima sicurezza sanitaria possibile, fornendo dei servizi di prima necessità fondamentali anche a persone anziane o in difficoltà”. Dunque “è giunta l’ora di cambiare velocemente prospettiva, guardare al futuro con praticità e concretezza: questa maledetta pandemia ci obbliga tutti a rivedere le nostre strategie di sviluppo. Il modo migliore per farlo è partire dalle certezze che abbiamo, le competenze e i servizi di prossimità dei nostri commercianti e piccoli imprenditori ferraresi”.

Per il Pd ferrarese c’è quindi bisogno “di una visione organica dello sviluppo futuro della città, di un Piano Urbano Generale (Pug) che la Giunta avrebbe dovuto adottare entro la fine dell’anno e che invece è ancora ferma al bando per individuare i professionisti cui affidare la redazione del Piano, da qui l’urgenza di una variante al Poc che dal prossimo primo gennaio non sarebbe stata più possibile effettuare, a causa dell’incapacità della Giunta di adottare gli strumenti urbanistici previsti per legge”.

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