Stiamo vivendo il terzo inverno di pandemia da Coronavirus. La variante Omicron è arrivata anche in Europa, le borse bruciano miliardi e le agenzie sanitarie si riuniscono d’urgenza.

Ma il terzo inverno da pandemia è diverso dagli altri. Le varianti in circolazione sono ben più contagiose delle prime che abbiamo conosciuto, eppure quest’anno gli studenti vanno a scuola; aerei e treni viaggiano; negozi, ristoranti e cinema sono aperti; il sistema sanitario non è al collasso.

Il merito di tutto questo è soprattutto dei vaccini somministrati nel corso dell’ultimo anno. La vaccinazione dovrebbe accelerare perché, insieme alle misure restrittive, limita la diffusione del virus e ne previene le forme gravi, come dimostrano questi grafici:

È facile invece prevedere che la mutazione del virus e la sua diffusione saranno cavalcate da quella parte di popolazione che per paura, non conoscenza o ideologia rifiuta la vaccinazione, immaginando una scorciatoia individuale che, ormai è chiarissimo, non risolve i problemi e amplifica le tensioni sociali.

A fine novembre ’21 i dati delle vaccinazioni nella nostra provincia sono tutto sommato confortanti e allineati con la media regionale, ma sono ancora molti gli adulti che rimangono non protetti e quindi espongono la comunità a rischi evitabili. Infatti, mentre per tutte le classi di età la percentuale delle persone vaccinate con 2 dosi è superiore al 90%, in quella fra i 30 e 50 anni i non vaccinati, senza neanche una dose, sono oltre il 15% per un totale di quasi 15 mila persone (da dati ufficiali del sistema Sanitario Emilia-Romagna al 20 novembre 2021). Vorremmo che oltre agli slogan urlati, fosse forte la voce delle persone di scienza e di quelle (molte) che della scienza si fidano e alla scienza si affidano.

Le associazioni firmatarie esprimono la loro solidarietà al personale sanitario, amministrativo e di supporto logistico e ai numerosi volontari strenuamente impegnati nella campagna vaccinale, ora anche per la terza dose, che ha prodotto risultati tangibili attraverso gli evidenti numeri della riduzione dei ricoveri e dei casi più gravi. Il personale sanitario ha pagato un prezzo altissimo, in termini di vite umane e di esposizione al rischio di contagio, e va fatto ogni sforzo perché possa operare in condizioni di sicurezza e serenità.

Certo, bisogna cancellare le ambiguità e le indeterminatezze che spesso hanno reso poco efficace la campagna di informazione e che hanno contribuito ad alimentare le diffidenze di una quota di popolazione, in buona fede, che rimane tuttora indifferente o addirittura ostile nei confronti della vaccinazione. La scienza non fornisce sempre certezze, e qualche volta può sbagliare.

Nel corso dei due anni di pandemia si sono commessi alcuni errori anche se prodotti da un’emergenza sanitaria di cui nessuno aveva esperienza. Ma la scienza ha un metodo che consente, per approssimazioni successive, di riconoscere e correggere gli errori, ed è questa la sua forza. Grazie al metodo scientifico, in questi due anni si sono fatti passi avanti rapidi e importanti nella prevenzione di una malattia terribilmente complessa, e di conseguenza nella riduzione del suo impatto sociale.

Comprendere e far comprendere sia le difficoltà, sia le straordinarie potenzialità, della moderna ricerca scientifica è in questo momento un impegno prioritario. Le associazioni firmatarie si impegnano ad affiancare le istituzioni nello svolgimento di una corretta informazione sulla campagna vaccinale, sostenendo, nelle prossime settimane, soprattutto i Pediatri chiamati ad un importante compito di informazione e sostegno delle famiglie che si apprestano ad essere fortemente coinvolte nella campagna vaccinale approvata per i bambini.

Le associazioni firmatarie infine, si fanno portatrici presso il Ministero della Salute, degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale delle istanze non più rimandabili perché vengano superati gli ostacoli che impediscono una seria campagna di vaccinazione nei Paesi dell’Africa e di molte parti dell’Asia e delle Americhe: la nuova variante africana è solo l’ultimo appello alla responsabilità di chi ha annunciato che “non ci si può salvare da soli”, ma non ha fatto una politica concreta per l’approvvigionamento dei vaccini nel sud del mondo.

Firmatari:

Ferrara 2030

C.D.S. Centro Ricerche Documentazione e Studi Economico Sociali OdV

Arcidiocesi di Ferrara Comacchio

Amici dei musei e dei monumenti ferraresi

Movimento Federalista Europeo (Sezione di Ferrara)

Amici della biblioteca Ariostea

Cittadini del mondo Ferrara

Csv (Centro servizi per il volontariato) Terrestensi

Anpi Ferrara

Udi Ferrara

Centro Donna Giustizia

Farediritti

Ferrara Bene Comune

Adoc Ferrara

Uniat Ferrara

Intornoate Aps

Noicoach Aps

Nadiya OdV

Acli provinciali di Ferrara

Arci Ferrara

Fidapa Ferrara

Amici di Ferrara International Piano Festival

Cristalli nella nebbia