All’indomani della vile aggressione nei confronti di un 16enne in piazza Ariostea, anche il sindaco Alan Fabbri è intervenuto a commentare quanto accaduto, dicendosi “vicino al giovane aggredito” e, allo stesso tempo, “fortemente rammaricato per episodi di questo tipo, gravi e ingiustificabili. Episodi che fanno riflettere”.
“Non è una questione – spiega il primo cittadino ferrarese – che può essere ridotta a una polemica politica: quanto accaduto negli ultimi giorni deve indurre a una riflessione generale. Emerge con forza un tema educativo ineludibile. E il Covid – come traspare chiaramente dalle ricerche che abbiamo condotto (l’Osservatorio adolescenti del Comune di Ferrara è l’unica realtà in Emilia-Romagna che si occupa di ricerca sociale sugli adolescenti e una delle pochissime a livello nazionale) – ha purtroppo inasprito, tra le altre cose, aggressività, solitudine, disagio”.
Fabbri prosegue e ammonisce: “È un tema di ampia portata che coinvolge tutti. Per questo abbiamo diffuso l’esito delle ricerche e per questo – già dal lockdown – abbiamo cercato di mantenere un filo diretto con genitori, famiglie, ragazzi – tramite piattaforme web – per acquisire esigenze, criticità, proposte, cercando di corrispondere alle necessità che questo particolare periodo ha manifestato e tuttora manifesta”.
“Le forze dell’ordine – ricorda il sindaco – stanno facendo un lavoro egregio, e le ringraziamo per l’impegno che stanno mettendo in campo. Impegno che ha consentito di liberare intere zone dal crimine. Vogliamo fare rete con le famiglie e tutte le agenzie educative per individuare i segni del disagio, prevenire situazioni critiche, recuperare il gap che la pandemia e le chiusure hanno generato”.
Intanto, vista l’esponenziale crescita di casi di violenza nell’ultimo periodo, tra cui anche l’aggressione omofoba della scorsa settimana e il pestaggio in centro ai danni di Francesco Cavallini, 34enne membro del consiglio di Cna, malmenato da cinque giovani tra i 21 e i 23 anni, il gruppo consiliare del Pd, insieme agli esponenti di Azione Civica e Gente A Modo, ha chiesto la convocazione della seconda commissione consiliare.
L’obiettivo è quello di “conoscere le politiche giovanili messe in atto dall’amministrazione, e più in generale le politiche volte ad affrontare i temi dell’abuso di alcool e droghe, che spesso sono alla base di tali episodi”, visto che “il disagio, le manchevolezze e i bisogni inascoltati delle giovani generazioni devono essere messi al centro con azioni da intraprendere per contrastare un fenomeno dilagante che compromette la libera fruizione dei luoghi della socialità e dello sviluppo delle relazioni positive tra i giovani”.
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