Blitz di vandali ‘no vax’ e ‘no green pass’ all’hub vaccinale della fiera di Ferrara, dove stamattina sono apparse scritte rosse sulle vetrate e sull’asfalto dal tenore a dir poco delirante. A terra la frase “Vax uccidono”, accompagnata da un improbabile raffronto tra le vittime del mafioso Totò Riina e quelle che i vandali attribuiscono al ministro Speranza (“Riina circa 200 Speranza 120.000”) e da un perentorio “Draghi nazista”, che peraltro è stato ripetuto anche sulle vicine strisce pedonali.
Sulle vetrate del polo vaccinale le scritte con pray “no vax” e “no green pass”, una ‘firma’ alla quale è stata aggiunta una “W” rossa cerchiata, simbolo utilizzato spesso dai complottisti in varie chat e forum e dal significato controverso (potrebbe alludere a una frase in latino usata nel film “V per Vendetta”, ma avrebbe anche un significato satanista).
La Questura, attraverso la Digos, sta indagando fin dalle prime ore del mattino sull’episodio, cercando di acquisire le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona (l’Hub vaccinale non ne è dotato) che potrebbero mostrare elementi utili all’identificazione degli autori. Analoghi episodi e con scritte simili si sono verificati anche in altre parti della provincia estense e le indagini non escludono possibili legami.
Ferma condanna è stata espressa dalla direttrice generale dell’Azienda Usl di Ferrara, Monica Calamai: “Assoluta intolleranza a questi fenomeni e sostegno agli operatori sanitari che in questi quasi due anni hanno lavorato assistendo le persone in modo eroico e si sono dedicate anima e corpo al percorso vaccinale che ci sta permettendo di finalmente di respirare. Vigileremo, e ci siamo mossi con le autorità competenti sporgendo denuncia. Questi sono episodi di violenza e di intimidazione che, ha concluso, non possiamo tollerare”.
Intanto non si sono fatte attendere le reazioni indignate degli esponenti politici ferraresi, a partire dal primo cittadino Alan Fabbri, che ‘bolla’ l’episodio come “un gesto di imbecillità che non deve essere sottovalutato, ma che, certo, non fermerà il nostro impegno a portare avanti, con massima determinazione, la campagna vaccinale, grazie alla quale iniziamo a vedere la luce dopo i mesi terribili della pandemia”. Fabbri si dice preoccupato “da queste derive estremiste: qui si va ben oltre i confini della normale e civile dialettica”, e si unisce alle sollecitazioni che già sono giunte al ministro Lamorgese “affinché intervenga a tutela della sicurezza pubblica e per evitare che questi atti possano degenerare ulteriormente in nuovi episodi”. Ovviamente non poteva manc are la solidarietà del sindaco di Ferrara “al personale dell’Azienda sanitaria, da mesi in prima linea, anche nella sfida vaccinale”.
Per i consiglieri regionali del Pd Marcella Zappaterra (capogruppo) e Marco Fabbri, le scritte all’hub vaccinale di Ferrara Fiere “sono il frutto di un complottismo che è degenerato oltre il limite dell’accettabile”. “In questi giorni – scrivono – abbiamo assistito a una escalation di aggressioni, violenze e intimidazioni che non fermeranno di certo chi sta lavorando a ogni livello per arginare la pandemia e tutelare la salute delle persone e il lavoro di chi ha solo voglia di tornare a guardare con fiducia al futuro dopo un anno e mezzo. Siamo dispiaciuti che il personale sanitario e dei servizi legati alle vaccinazioni in Fiera, così come chi oggi si deve recare a ricevere il vaccino si sia trovato davanti a ingiurie e calunnie indirizzate al ministro Speranza e al presidente del Consiglio Draghi. Ma è certo che nessuno si farà intimidire”.
Solidarietà al personale sanitario arriva anche dal Pd di Ferrara e da Italia Viva.
La referente Welfare dei dem ferraresi, Maria Italia Granata, è convinta che “in questi episodi di casuale non c’è nulla, perché la testa/mano che ha perpetrato questo ulteriore attacco è la stessa nei modi e nei toni degli ultimi inquietanti accadimenti romani e non solo; sono episodi che devono trovare nelle sedi istituzionali locali e nazionali una ferma e corale risposta di condanna a tutela del bene comune e alla salvaguardia della democrazia”.
Le immagini dell’attacco squadrista alla sede romana della Cgil viene evocata anche da Italia Viva Ferrara, condannando l’atto vandalico all’Hub vaccinale ferrarese e definendolo “barbarie con cui viene espresso il dissenso alle regole di convivenza civile”. “Dal sindaco Alan Fabbri, che finalmente si indigna per le scritte ingiuriose e deliranti apparse all’hub vaccinale della Fiera – aggiungono da Italia Viva – chiediamo parole altrettanto nette sui fatti di sabato e una presa di distanza a priori su quanto succederà o dovesse succedere nelle annunciate manifestazioni dei prossimi giorni”.
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