Politica
1 Ottobre 2021
Il sindaco difende Naomo, ma in procura disse che non se n’era occupato direttamente

Ruspa show e inchiesta. Fabbri: “Indagate anche me”

di Redazione | 3 min

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“Indagate anche me per aver chiuso il campo rom”. E’ quanto scrive il sindaco di Ferrara Alan Fabbri dopo la notizia dei reati che la procura contesta al suo vice Nicola Naomo Lodi per la demolizione abusiva del campo nomadi di via delle Bonifiche.

“Una vicenda assurda e vergognosa” la definisce Fabbri, che ribatte ai vari capi di imputazione che pendono a vario titolo su Lodi e coindagati.

“Per l’accusa – riprende il sindaco – avremmo dovuto fare un bando per nominare una ditta che, a pagamento, avrebbe dovuto demolire il campo. In questo caso la ditta «avrebbe tratto indebitamente pubblicità dall’operazione» (addirittura). Noi abbiamo preferito trovare una ditta disposta a mettersi a disposizione gratuitamente per non gravare ulteriormente sulle spese dei cittadini, che per 30 anni hanno sostenuto il campo di via delle Bonifiche con utenze pagate e canoni di locazione mai riscossi, a danno di tutti i ferraresi”.

Un passaggio importante, questo, perché Fabbri sostiene per la prima volta di aver avuto un ruolo nella vicenda, mentre quando venne sentito in procura come persona informata sui fatti disse di non essersene occupato, ‘scaricando’ così ogni responsabilità eventuale su Naomo.

Fabbri poi, così come Lodi, chiama in aiuto Questura e Prefettura, dicendo che “siamo stati costretti a farlo nell’immediato, d’accordo con Questura e Prefettura, viste le condizioni. Si riteneva infatti necessaria un’azione repentina per non vedere rioccupate quelle stesse casette, rendendo così vani tutti gli sforzi fatti per ottenere il risultato”.

Quanto al drone, azionato senza autorizzazione in una zona off limit, è stato “utilizzato per riprese da inviare a quotidiani e per documentare un fatto storico”; “visti i tempi ristretti, motivati da un’ordinanza contingibile ed urgente, non sarebbe mai arrivata in tempo”.

Viene poi la gestione di rifiuti non autorizzata, per aver eseguito un deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e non, effetti della demolizione. “Sarebbero rimaste, all’interno di quel campo, macerie che potenzialmente avrebbero potuto creare danni all’ambiente – insiste Fabbri -. Invece tutti gli scarichi a cielo aperto dei nomadi, materiali pericolosi dispersi per 30 anni, rifiuti speciali di ogni tipo abbandonati, condizioni igienico sanitarie da terzo mondo ecc.., beh quelle si che andavano bene per l’ambiente secondo il Partito Democratico ferrarese”.

Sul vicesindaco che avrebbe agito in condizioni di insicurezza, “se abbiamo operato nell’immediato – Fabbri insiste sul plurale – è solo perché c’erano le condizioni per farlo, ma è davvero incredibile che nessuno abbia mai indagato il Partito Democratico ferrarese”.

Fabbri sposta quindi l’attenzione sugli avversari politici per dire che hanno “supportato una base del crimine organizzato con utenze pagate a spese dei cittadini e con canoni di locazione pattuiti ma mai riscossi. Nel campo modello del Pd, infatti, venivano arrestati nel 2018 ben 10 persone con 37 capi di imputazione. La banda rubava di tutto, soprattutto nelle case degli anziani della nostra provincia e delle altre confinanti”.

Il Pd, prosegue Fabbri, è colpevole di “aver tenuto in condizioni assurde persone fragili come bambini e disabili, addirittura in pericolo sotto un traliccio dell’alta tensione” e “aver creato una bomba per l’ambiente”.

E qui arriva l’attacco agli inquirenti che “invece di indagare i precedenti amministratori per una gestione pericolosa e fallimentare, indagano il vicesindaco per un progetto che supera con successo la follia dei campi nomadi”.

Il sindaco assicura comunque “fiducia completa nella magistratura, che purtroppo a causa di un esposto del Pd è costretta ad utilizzare il proprio tempo prezioso per robe assurde come queste. Ma ringrazio le persone, oggi indagate, per essersi messe gratuitamente al servizio della collettività e per aver lottato al fianco di tutti i cittadini. A loro tutta la mia solidarietà e il mio pieno appoggio”.

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