Ilaria Baraldi

Complici forse i sondaggi nazionali e le incoerenze del Carroccio al governo, a Ferrara Fratelli d’Italia mostra i muscoli. Ma la proverbiale distanza tra dire e fare rimane. Sulle ultime dichiarazioni di Mauro Malaguti, che non vorrebbe in giunta persone come Naomo Lodi, interviene la consigliera del Partito democratico Ilaria Baraldi.

Che ha assistito sabato sera al dibattito sul ddl Zan tra la senatrice Cirinnà e il senatore Balboni.

“Al di là della siderale (e ovvia) distanza di approccio al tema diritti, oggetto dello scambio tra i senatori – commenta -, entrambi in commissione giustizia, quello che mi ha colpita sono state le battute che il senatore di Fratelli d’Italia ha fatto sulla Lega al governo”.

“Se da un lato ha sciorinato una serie di fake news tratte pari pari dalla valigetta delle sciocchezze del collega leghista Pillon – continua -, dall’altro prendeva distanza dalla Lega per il solo fatto di non essere al governo, come non fossero parenti stretti su tutti i temi politici dell’agenda, dall’Europa dove vanno a braccetto con le peggiori destre ai migranti (gli afghani pare siano ben accetti, tutti gli altri meglio se stanno a casa loro), dal green pass liberticida al ddl Zan bavaglio”.

Un atteggiamento “bipolare” secondo la dem, “specchio della platea, che applaudiva sulle impennate anti Lega, dimentica del recente passato ma soprattutto della consanguineità tra il loro partito e quello di Salvini qui, a Ferrara, dove governano ormai da più di due anni senza che mai, dico mai, si sia levato un fiato sulle incoerenze della Lega di lotta e di governo, né tantomeno sulle intemperanze del vicesindaco Lodi”.

Poi succede che il giorno dopo il coordinatore provinciale Malaguti, politico di esperienza, “non resiste alla tentazione di alzare la voce, complici i sondaggi nazionali, per dire che no, lui Naomo non lo avrebbe scelto e sì, ogni tanto esagera e Fratelli d’Italia ha un altro standing”.

Ma anche qui qualcosa non quadra: “non occorre seguire assiduamente le vicende del consiglio comunale per sapere che dall’insediamento della giunta, di cui fa parte il figlio del senatore, Alessandro Balboni, con deleghe importanti, prima tra tutte l’ambiente, nessuna voce si è mai alzata rispetto alle vicende personali né agli atti metapolitici del vicesindaco Lodi, a testimoniare una lunghissima luna di miele tra i due partiti di maggioranza”.

“Ora, forse sulla scia – ancora una volta – del cambio d’aria nazionale – rifltte Baraldi -, qualcosa si muove e qualche borbottio sale dalle chiuse stanze fino ai microfoni della Festa dei patrioti”.

“Tutto ciò non ha alcuna rilevanza politica – conclude -, lo sanno bene il senatore Balboni e il coordinatore Malaguti, fin tanto che non si trasformerà in prese di posizioni nette e inequivocabili nelle sedi istituzionali opportune, dove i mal di pancia devono diventare coraggio di rompere quando lo si ritiene necessario e doveroso”.