Abusi su giovane disabile, prosciolti nonno a compagno della madre
La ragazza affetta da disabilità psichica, non ci sono prove dei fatti contestati
Il gup del tribunale di Ferrara ha decretato il non luogo a procedere per i due imputati accusati di violenza sessuale su una ragazza appena maggiorenne.
La vittima è una ragazza di 22 anni affetta da disabilità psichica, oggi in affido e ospitata in una casa protetta.
Gli abusi denunciati risalgono agli anni 2018 e 2019 e vennero alla luce dopo una confidenza fatta alla sorella maggiore. Gli episodi al vaglio del giudice sono quattro. Il primo risale al novembre del 2018. Il compagno della madre, 54 anni, difeso dall’avvocato Annalisa Billotta, avrebbe abusato di lei nel garage di casa e una seconda volta, nel marzo del 2019, l’avrebbe fatta entrare in casa con la scusa di vedere i gatti per poi violentarla.
Altri due episodi sono contestati invece al nonno paterno, 76 anni, difeso dall’avvocato Emiliano Mancino. Nel marzo del 2019, secondo l’accusa, l’anziano – che all’epoca viveva nella stessa abitazione della ragazza – l’avrebbe palpeggiata in una occasione e violentata in una seconda circostanza.
Il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio per entrambi gli imputi ma, vista la mancanza di prove, il giudice ha deciso per il proscioglimento.
Le motivazioni sono attese tra 30 giorni. In attesa di poterle leggere, l’avvocato Mancino si dichiara “molto soddisfatto dell’esito del procedimento, soprattutto per il mio cliente, che può mettersi alle spalle una situazione davvero poco piacevole”.