Economia e Lavoro
2 Luglio 2021
Il Bilancio 2020 si chiude con un fatturato di 54,5 milioni. Gli occupati sono 1512, il 75% donne. Costi per 1,6 mln per misure di sicurezza

Cidas, un anno di Covid vissuto in prima linea

Daniele Bertarelli, presidente di Cidas e Cristiano Capisani, vicepresidente e direttore di produzione
di Redazione | 5 min

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Daniele Bertarelli, presidente di Cidas e Cristiano Capisani, vicepresidente e direttore di produzione

Daniele Bertarelli, presidente di Cidas e Cristiano Capisani, vicepresidente e direttore di produzione

Il 1° luglio 2021 520 socie e soci di Cidas, riuniti in un’assemblea che si è svolta in collegamento streaming per garantire le misure di sicurezza, hanno approvato il bilancio della cooperativa che ha chiuso l’esercizio 2020 con un fatturato di 54 milioni e mezzo di euro, che ha risentito della pandemia, ma grazie alla solidità della cooperativa ed all’impegno di soci e lavoratori è riuscito a contenerne gli effetti negativi, con un dato occupazionale di 1.512 persone ed un’alta percentuale di impiego di donne lavoratrici, pari al 75%. Sono stati 111 i contratti di lavoratori trasformati a tempo indeterminato, mantenendo un trend positivo anche in un momento difficile.

L’assemblea è stata aperta dai saluti inviati in un video da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia–Romagna e da Mauro Lusetti, presidente nazionale di Legacoop, che hanno tenuto a ringraziare socie e soci, lavoratrici e lavoratori di Cidas “per l’impegno profuso durante l’emergenza sanitaria, non ancora conclusa”.

Durante i lavori dell’assemblea, il presidente di Cidas Daniele Bertarelli, ha ripercorso quest’anno molto impegnativo, durante il quale “non si è mai fermato l’impegno della cooperativa su due fronti: quello al servizio delle persone, per continuare a garantire servizi essenziali, e quello della tutela della salute e dell’occupazione di soci e lavoratori”.

Nelle residenze per anziani dei territori di Ferrara, Bologna e Rovigo, Cidas ha continuato a prendersi cura degli ospiti, con nuovi modi per accorciare le distanze e garantire il loro benessere, come le videochiamate da smartphone, tablet e gli incontri tramite protezioni.

È proseguita l’assistenza domiciliare, divenuta ancora più importante con la difficoltà di uscire da casa.

Sono stati ripensati i servizi per la disabilità dei centri diurni per rendere possibile supportare a distanza gli ospiti e le loro famiglie.

I servizi di trasporto sanitario e nelle corsie di ospedale per il trasporto pedonale dei pazienti sono stati attivi nei territori maggiormente colpiti dalla pandemia: Padova, Bergamo, Piacenza, Parma, oltre a Trieste e Ferrara.

I servizi per infanzia e adolescenza, sospesi per un periodo, hanno garantito continuità nelle relazioni educative attraverso video e comunicazioni per bambini e famiglie.

“Cidas ha avuto una parte fondamentale nella riprogettazione di servizi extrascolastici, per trovare, insieme alle Istituzioni territoriali, nuovi modi per vivere le attività educative – ha elencato Bertarelli -. La cooperativa è rimasta al fianco delle persone straniere che accoglie e che ha accompagnato in un momento così difficile per tutti”.

Sono proseguite le attività di pulizia e sanificazione oltre che di manutenzione del verde, per garantire la fruibilità degli spazi interni ed anche di quelli esterni, dove poter tornare ad incontrarsi.

Sono state varate misure straordinarie sia per la sicurezza, con una spesa di 1.600.000 euro, sia a supporto di soci e lavoratori, “per i quali è stato attivato uno sportello psicologico per superare insieme questo frangente difficile anche a livello personale, ed ai quali sono stati anticipati gli stipendi per chi è dovuto ricorrere al Fondo di Integrazione Salariale”.

“Nulla si è fermato neppure sul fronte dell’innovazione e dello sviluppo dei servizi – aggiunge il presidente -. Grazie alle competenze maturate dalla cooperativa nell’ambito della presa in carico di persone con vulnerabilità sociali e sanitarie, nel 2020 è stato possibile partecipare con successo a nuovi bandi indetti da Ausl e Azienda ospedaliera di Ferrara per offrire sostegno in diverse tipologie di casi: sia minori con fragilità psichiatriche, sia adulti con problemi di salute mentale e dipendenze patologiche”.

Durante l’anno è iniziata la pianificazione di questi servizi che diventeranno attivi nel 2021, con l’avvio del nuovo Settore di Cidas dedicato alla Psichiatria.

È stato aperto inoltre il Centro Servizi Anziani San Nicolò, una struttura residenziale, nuovo punto di riferimento per il territorio di Rovigo a Porto Tolle. Sempre nel territorio di Rovigo l’offerta dei servizi sociosanitari di Cidas ha iniziato a strutturarsi con l’aggiudicazione dei bandi dei Comuni di Polesella e Canaro per la gestione dei Servizi di Assistenza sociale, alla persona e domiciliare.

È stato portato a termine l’allestimento delle residenze protette Le Asole di Copparo per persone parzialmente autosufficienti.

Sono inoltre stati ampliati i servizi offerti alla cittadinanza attraverso gli Sportelli Sociali di Bologna, che forniscono informazioni in merito a diritti, prestazioni, modalità di accesso ai servizi e risorse del territorio, per affrontare esigenze personali e familiari, con una particolare attenzione all’orientamento al lavoro.

Nel 2020 Cidas si è inoltre nuovamente aggiudicata la gestione dei progetti del Sistema Accoglienza e Integrazione nei territori di Ferrara, Ravenna, Argenta, Cento e del Nuovo Circondario Imolese, per la tutela e inclusione di richiedenti e titolari di protezione internazionale.

Nel territorio di Ferrara sono state gettate le basi per l’apertura, nel 2021, del nuovo Centro Socio Occupazione Laboratorio Delta a Caprile, frazione di Codigoro. Il progetto si rivolge a persone con disabilità, offrendo attività socializzanti e ricreative, che consentono il mantenimento delle autonomie ed al contempo l’acquisizione di competenze nell’ambito della ristorazione e dell’orticultura.

Il 2020 è stato un anno estremamente complesso che ha reso la cooperativa ancora più coesa e unita attorno ai propri valori ed alla propria identità, con responsabilità e passione – ha concluso Bertarelli -. Le sfide che abbiamo dovuto affrontare, sono state per noi occasione di ulteriore crescita e confronto sia interno che con i nostri stakeholder, nell’ottica di un continuo miglioramento a beneficio delle persone di cui ci prendiamo cura. Ora l’impegno è tutto orientato alla ripartenza, verso la conquista di una nuova normalità”.

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