Salute
10 Giugno 2021
Parla Luisa Garofani, direttrice del Servizio Ser.D dell'Ausl: "I pazienti che stavano male, in lockdown sono crollati con il tempo e le restrizioni"

“La tossicodipendenza malattia cronica e recidiva, anche in pandemia”

di Redazione | 2 min

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Durante l’ultimo anno e mezzo, l’attività del servizio Ser.D dell’Ausl di Ferrara non si è mai fermata. Nemmeno davanti alle difficoltà della pandemia, dal momento in cui, come sottolinea la direttrice Luisa Garofani, la situazione, di pazienti e non, ha visto un rapido peggioramento col passare del tempo.

“All’inizio del lockdown – ha raccontato – i nostri utenti si sentivano quasi meglio perché tutti erano costretti a vivere con una riduzione della loro condizione di libertà, mentre quest’anno siamo costretti a fare i conti con un fenomeno nuovo. Chi stava più o meno bene si è dovuto infatti confrontare con i segni dell’isolamento, la difficoltà ad affrontare le giornate e la pesantezza del vivere”.

Garofani ha aggiunto: “Invece, i pazienti che già da tempo avevano un rapporto costante con il nostro servizio hanno avvertito un peggioramento del loro stato d’animo, visto che non sapevano cosa fare e come reinventarsi la quotidianità. A questi si vanno ad aggiungere quelli che stavano proprio male, che sono così crollati perché il tempo e le restrizioni hanno finito per diminuire anche le consolazioni minime”.

“Dobbiamo tenere conto – ha evidenziato – che i tossicomani patiscono una malattia cronica e recidivante e, nel periodo di piena pandemia, anche le persone che si erano affrancate dal consumo attivo delle sostanze, quando hanno incontrato una situazione particolarmente faticosa sono nuovamente ricaduti nell’uso di alcool e sostanze stupefacenti. Questo perché il tossicomane deve sempre saper dire di no, altrimenti i circuiti del cervello si rimettono in moto e immediatamente da lì si ricomincia”.

A questo proposito, fondamentale diviene anche l’attività di prevenzione che l’Ausl mette in campo a Ferrara e nella sua provincia tra Codigoro, Portomaggiore, Copparo e Cento: “La nostra è un’attività multidisciplinare perché ci sono da affrontare una serie di situazioni diverse tra loro, all’interno di scuole ma anche tra la società civile con iniziative di sensibilizzazione e approfondimento con l’intento di attirare l’attenzione su rischi e pericoli”.

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