Lettere al Direttore
21 Aprile 2021

Multe. La lettera ‘anonima’ del Comune

di Redazione | 2 min

In relazione al vostro articolo apparso il 19 aprile 2021 dal titolo ”Adesso le multe sono annullabili: manca la delega del sindaco”, sono necessarie precisazione anche onde evitare problemi per i cittadini male indirizzati dalle erronee affermazioni in esso contenute. L’articolo parte da una recente sentenza ricavandone deduzioni giuridicamente infondate, tra l’altro confondendo la capacità di stare in giudizio del funzionario con la decisione sulla validità della multa.

Infatti non è vero che chi presentasse oggi ricorso contro verbali di contravvenzione al codice della strada, se li vedrebbe annullare per la mancanza di delega del sindaco al funzionario che sta in giudizio.

In questo tipo di ricorsi il Comune può stare in giudizio con il patrocinio di un avvocato oppure personalmente, come parte sostanziale,  in persona del Sindaco o di funzionario da lui delegato. L’eventuale mancanza della delega inficia la capacità di stare in giudizio del funzionario ma non  determina a priori l’annullamento del  verbale: sulla base dei documenti depositati dall’Amministrazione su ordine del giudice, questi deve decidere nel merito anche nel caso in cui il Comune non comparisse in udienza.

In secondo luogo, chi intendesse sperimentare ricorso seguendo l’avventato suggerimento di Estense.com, scoprirebbe che la sentenza riportata ha efficacia solo sul caso deciso senza  alcun effetto sanante sulle altre contravvenzioni. Inoltre si troverebbe comunque il Comune regolarmente costituito o per delega del Sindaco al funzionario o per mandato all’avvocatura civica. In questa ipotesi ne deriverebbe, in caso di soccombenza del  ricorrente che incautamente abbia seguito l’erroneo consiglio dell’articolo, la possibile condanna al pagamento delle spese legali oltre che della sanzione.

Va da sè che del tutto infondata è l’affermazione del rischio di danni per l’Amministrazione al di là del caso specifico.

 

Gentile assenza di firma,

a parte il fatto che avete sbagliato anche il titolo del pezzo di riferimento, ci rammarichiamo del travisamento del nostro articolo, il che avviene purtroppo a scapito della giusta informazione dovuta ai cittadini.

La nostra replica la potete trovare nell’edizione odierna.

mz

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