Politica
4 Febbraio 2021
Dopo le proteste sul pronto soccorso il sindaco di Ferrara ha girato il problema a Regione e Sant'Anna

Problemi sanità. Pd: “Fabbri scarica ogni responsabilità”

di Redazione | 2 min

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Parole forti quelle del candidato sindaco del centrosinistra che, fiancheggiato da tutti i consiglieri di opposizione e dalla candidata Elajda Kasa, attacca il sindaco Alan Fabbri e tutta la maggioranza non solo per la cartellonistica presente in tutta la città, quanto per l'utilizzo del fondo di riserva per finanziare attività per le quali non capisce il criterio di urgenza applicato

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Caos pronto soccorso? Ci penseranno Regione e aziende sanitarie. Questa in sostanza la risposta che il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, in qualità di presidente della Conferenza sociosanitaria territoriale, ha dato a sindacati e opposizioni.

Un po’ poco, secondo il Pd, che aveva depositato una interrogazione per chiedere per quali ragioni la Ctss, presieduta proprio da Fabbri, non abbia assunto nessuna iniziativa per dare risposte alle carenze denunciate dai rappresentanti sindacali circa l’organico del Pronto Soccorso dell’Arcispedale Sant’Anna di Cona https://www.estense.com/?p=893183

“Uno dei primi atti compiuti dal sindaco Fabbri è stato quello di farsi votare come presidente della conferenza territoriale sociosanitaria”, ricorda ora il Pd, che lo ritiene un atto legittimo.

Ma nel tempo” è emerso che l’unico scopo era quello di utilizzare quell’incarico non per affrontare i problemi della sanità, ma solamente per polemizzare politicamente con la regione Emilia-Romagna (anche nell’ultima nota non riuscire a distinguere il ruolo istituzionale da quello politico di un gruppo assembleare lo dimostra)”.

Altro ruolo rivestito da Fabbri è quello di “dare e togliere la parola durante lo svolgimento delle Ctss”, anche perché “mai in questi oramai due anni si è visto Fabbri proporre qualcosa, anzi, quasi mai lo si è visto interessato al tema sanitario”.

“Mai neanche una assunzione di responsabilità – continuano i dem – nell’indicare se la strada disegnata dalle due direttrici fosse quella giusta, anzi nessuna espressione chiara neanche in occasione della presentazioni dei bilanci: ci si è trincerati dietro una comoda astensione senza nessun commento o proposta costruttiva”.

Troppo facile secondo la minoranza “scaricare le responsabilità su altri senza volersi assumere le proprie, ben riassunte e indicate nel regolamento per il funzionamento della Ctss, che forse Fabbri dovrebbe rileggersi”.

“Ma si sa – punzecchia il Pd -, questo non vale solo per la sanità perché non c’è notizia di una gestione consapevole e autorevole in nessun altro ambito. Meglio appaltare ad altri soggetti (associazioni di categoria o critici d’arte). Siamo a dei recinti in alcuni parchi, a nuovi regolamenti sociali palesemente incostituzionale e gran post di autocelebrazione prodotti da personale assunto e pagato profumatamente solo per questo”.

“Adesso però basta! – chiede il Pd – Due anni sono troppi per continuare a dare la colpa ad altri: un tempo infinito per non aver ancora iniziato a svolgere il proprio ruolo, specie in un momento così delicato quale quello che stiamo attraversando”.

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