Attualità
29 Gennaio 2021
Da metà febbraio il padiglione 6 della Fiera di Ferrara sarà il 'quartier generale' della campagna delle vaccinazioni nel territorio ferrarese

Presentato il piano vaccinale della provincia di Ferrara per “correre più veloci del Covid”

di Redazione | 4 min

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È una buona notizia quella comunicata dall’azienda Usl di Ferrara, la quale tramite il suo direttore sanitario Emanuele Ciotti ha confermato l’arrivo delle dosi previste, nel corso dell’ultima Conferenza Territoriale Socio Sanitaria.

Quattro vassoi per un totale di 4.680 dosi, alle quali se ne dovrebbero aggiungere altre in più “ondate”, le quali però sono in fase di valutazione visto i ritardi annunciati da Pfizer.

L’occasione è stata anche sfruttata per svelare il piano strategico della campagna vaccinale che anche Ferrara si prepara ad attuare per gestire al meglio le quattro fasi in cui è divisa.

Già a fine dello scorso anno “è cominciata la fase uno – spiega Emanuele Ciotti, direttore sanitario dell’Ausl – la quale vede protagonisti il personale delle strutture sanitarie e operatori sanitari e i residenti e personale Rsa e strutture socio-assistenziali”.

Da valutare ancora l’inizio della fase due che riguarderà nella prima parte “gli over 80, persone con comorbidità severa, immunodeficienza e/o fragilità di ogni età, gruppi sociali a rischio elevato di malattia grave o morte”, per poi passare “alle persone con un’età compresa tra i 60 e i 79 anni, forze dell’ordine ad alta priorità, insegnanti e personale scolastico ad alta priorità”.

Le forze dell’ordine e gli insegnanti e personale scolastico rimanenti saranno compresi nella fase tre, insieme a “lavoratori dei servizi essenziali e setting a rischio, carceri e luoghi di comunità e persone con comorbidità di ogni età”.

Infine, la quarta e ultima fase interesserà il resto della popolazione.

Riguardo alle tempistiche “è molto difficile fare una previsione ad oggi”, dichiara rimanendo sul vago Ciotti, ricordando che “al momento sono due i vaccini disponibili sul mercato”, e che la distribuzione sul territorio “dipenderà dall’opzione di acquisto del governo italiano”.

Ad oggi comunque le somministrazioni ammontano a più di un milione e mezzo (1.575.258) e nello specifico nella provincia di Ferrara il numero di vaccinabili tra la popolazione target di questa prima fase ammonta a circa 14 mila persone. Tra gli operatori sanitari in 11.067 hanno ricevuto solo la prima dose, mentre anche la seconda è stata somministrata a 1.677 operatori.

“Quella che abbiamo di fronte a noi – annuncia Ciotti – è una settimana importante, in cui effettueremo quasi 5.000 vaccinazioni”.

Per quanto riguarda le fasi successive “le indicazioni e gli scenari previsti dal piano regionale saranno modificati in tempo reale – ribadisce il direttore sanitario dell’Ausl – in modo da essere adattati al contesto epidemiologico corrente e alla disponibilità di vaccini con differenti caratteristiche e indicazioni di utilizzo”.

“Per garantire un’agevole procedura – spiega – saranno predisposti team mobili che si occuperanno di raggiungere ospedali di comunità, lungodegenze, unità operative di geriatria ospedaliera e domicilio per assistenza domiciliare integrata e pazienti fragili non deambulanti”.

Le strutture nella provincia prescelte come sedi vaccinali “verranno divise a seconda della grandezza in hub, meso e micro (quest’ultime comprendenti anche le sedi mobili) ed effettueranno, rispettivamente 1000, dai 300 ai 1000, dai 120 ai 300 vaccini al giorno”.

Sedi fisse per Ferrara saranno sicuramente la Cittadella di San Rocco e soprattutto la Fiera, l’hub più importante del territorio

Da metà febbraio il padiglione 6 della Fiera di Ferrara sarà il ‘quartier generale’ della campagna delle vaccinazioni nel territorio ferrarese, dopo l’accordo raggiunto tra Amministrazione, ente fieristico e Ausl.

Previsti numeri imponenti di affluenza (stimati 3.400 persone al giorno 7/7), in un luogo dove le somministrazioni potranno contare su un maxi spazio di 2.750 metri quadrati.

L’allestimento inizierà lunedì mattina e per l’utilizzo degli spazi e l’organizzazione ‘logistica’ saranno sottoscritte dalle parti direttamente coinvolte specifiche convenzioni. E convenzioni sono previste anche con Ferrara tua, per la gestione dei parcheggi (aree sosta saranno riservate a persone con disabilità, carico e scarico e sosta veloce), e Tper, che metterà a disposizione servizi bus e navetta dedicati.

La fiera di Ferrara sarà il cuore di una rete, punto di riferimento del distretto centro-nord, che potrà contare su altri 5 punti per le vaccinazioni, anche ad Argenta, Cento, Codigoro, oltre alle Case della Salute di Bondeno e Comacchio.

“Siamo soddisfatti – così ha commentato Alan Fabbri – che oggi la Fiera stia dando un contributo di massima rilevanza ai temi che ci stanno più a cuore: la salute, la prevenzione, il contrasto al virus. Gli spazi dell’ente fiere, a lungo costretti alla chiusura, saranno gratuitamente al servizio della collettività per la più importante delle sfide. Il grande lavoro di squadra, per il quale ringrazio tutte le realtà coinvolte, sta ponendo le condizioni migliori per agire presto e agire al meglio per prevenire e arrestare i contagi”.

“Per la seconda fase – conclude Ciotti – gli ultra ottantenni, circa 32 mila, avranno a disposizione tutti i canali tradizionali possibili per la prenotazione diretta, unita al nostro lavoro di chiamata proattiva per i più fragili”.

“Puntiamo a un’efficienza di una vaccinazione ogni dodici minuti”.

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