Salvatore Ciammaichella (foto tratta dal profilo Facebook)

Non finiscono i guai per l’ex carabiniere Salvatore Ciammaichella, attualmente in carcere per l’omicidio del barista Antonio Piombo, che riceve un’altra condanna a due anni per accesso illecito al sistema d’indagine (Sdi) relativo a una vicenda del 2013.

L’ex militare della compagnia di Cento è stato condannato in primo grado nel corso del processo che lo vedeva alla sbarra assieme a Manel Basti, imputata per traffico di stupefacenti. Lei è stata assolta dalle accuse in merito ad una partita di cocaina di 2,5 chili, mentre all’ex carabiniere sono stati dati due anni per aver fornito alla Basti, secondo l’accusa, informazioni su una persona ottenute consultando la banca dati delle forze dell’ordine relative a una denuncia per un furto d’auto verificatosi a Casalecchio.

Ciammaichella nel corso del processo ha ammesso di aver effettuato gli accessi ma di non aver divulgato le informazioni ottenute. Ad ogni modo il giudice ha emesso la condanna, contro la quale l’avvocato dell’ex militare ha annunciato di voler fare ricorso in appello. Come detto, l’ex carabiniere si trovava in carcere per scontare una condanna a 20 anni per aver ucciso a colpi di pistola un barista, Antonio Piombo, nell’area golenale di Canaro, il cui corpo è stato trovato privo di documenti il pomeriggio del 27 maggio 2016.