Eventi e cultura
28 Dicembre 2020
La ministra Azzolina: "Un progetto che assemblea in modo virtuoso la cultura con il teatro e l'arte"

Baricco a Ferrara, successo online per le ‘5 cose’ su Beethoven

di Redazione | 3 min

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(foto Marco_Caselli_Nirmal)

Alessandro Baricco va in scena, da Ferrara arrivando a tutta Italia, con lo spettacolo dedicato ai 250 anni dalla nascita di Beethoven che a poche ore dalla diretta ha già raggiunto le 25mila visualizzazioni. Consegnato prima di Natale in anteprima agli studenti, sabato è andato ‘in onda’ sul canale YouTube del Teatro Comunale di Ferrara (il link: https://youtu.be/C6_wewAJBJk).

Lo spettacolo è stato ideato e sviluppato dal Teatro Comunale di Ferrara su iniziativa e volontà del presidente Mario Resca, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, con il patrocinio del Ministero dei Beni culturali, la Regione Emilia Romagna e il Comune di Ferrara – Assessorato alla Cultura.

La ministra Lucia Azzolina firma l’intervento di apertura parlando di “un progetto che assemblea in modo virtuoso la cultura con il teatro e l’arte”. In scena Baricco, con la pianista Gloria Campaner e l’orchestra Canova, formata da giovani musicisti e diretta dal 25enne Enrico Saverio Pagano. A parlare è stata la musica classica, in modo nuovo e non convenzionale, attraverso il potere senza tempo dei brani di Beethoven.

“Lo streaming, in questo secondo periodo di chiusura – dice l’assessore Marco Gulinelli – è diventato un importante strumento per continuare a fare e trasmettere cultura, pur con i limiti del filtro di uno schermo”.

(foto Marco_Caselli_Nirmal)

Felicità e gioia anche da parte di Baricco e dei musicisti coinvolti nel progetto, per essere arrivati a così tante persone. “Tutto parte da una provocazione: scatenare curiosità nei confronti della musica classica, spesso considerata noiosa o difficile, soprattutto dai giovani – commenta Alessandra Pellegrini che ha ideato il progetto insieme a Baricco e a Mario Resca -. Ora il mio sogno è farne una serie televisiva, affinché l’amore per la musica classica diventi un amore virale”.

“Quella di Beethoven – dice Baricco durante lo spettacolo – è una musica che arriva da lontano, che viene da un uomo che oggi compierebbe 250 anni. Per questo dedichiamo questo tempo a lui, con gratitudine. A Ferrara abbiamo provato a fermare 5 cose della sua musica, che ci aiutano a capire perché gli siamo così grati”. Per Baricco, Beethoven “non è solo il più grande compositore della musica classica, ma il musicista che in qualche modo ha inventato la musica classica, per come la intendiamo noi”.

La seconda cosa da sapere parte dall’analisi del “destino che bussa alla porta” della Quinta Sinfonia ed esprime la semplicità nella complessità della musica, “resa disponibile per gli umani”. Baricco lo chiama il modello ‘smartphone’. La terza è la funzione del “canto”, che muove dalla “ossessione per la ripetizione del ritmo”, il quarto aspetto non ha bisogno di musica e riguarda la sua “rivoluzionaria idea di progresso”.

Le sue opere sono un “viaggio lunghissimo” alla ricerca della felicità, dice Baricco. E qui il quinto punto, che trae spunto anche dalla vita del celebre compositore, “figlio del suo tempo, tra i primi a respirare l’aria dell’illuminismo”. E con questa “utopia” ha “preso il mondo consegnandolo a tutti”. In definitiva – riflette Baricco – Beethoven ci ha “portato in posti in cui non siamo abituati a vivere”, arrivando al “cuore dell’esperienza degli umani”.

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