Rapporti “opachi” o quantomeno “troppo stretti” tra Naomo Lodi e alcuni agenti in forza alla Digos qualche anno fa. È quanto sospetta, e denuncia pubblicamente, l'ex consigliera comunale Anna Ferraresi
Torna anche quest’anno Acido Acida, l’unico festival al di fuori del Regno Unito dedicato alle birre britanniche, che animerà il chiostro di Santa Maria della Consolazione da giovedì 28 a domenica 31 agosto
"Ascolta il tuo cuore per salvare il tuo cervello". Torna anche quest'anno l'iniziativa, promossa da Alice Ferrara, che accende i riflettori sulla prevenzione dell'ictus cerebrale e del diabete attraverso controlli gratuiti e informazione
Aperte le iscrizioni per Youth Summer la proposta estiva di Area Giovani, il centro adolescenti del Comune di Ferrara
da sinistra: Michele Fabbri e Pietro Greco
di Michele Fabbri
Pietro Greco, giornalista, scrittore e intellettuale che amava la scienza come inderogabile principio costituente della democrazia, ci ha lasciato improvvisamente a 65 anni. Pietro ha dedicato tutto il suo tempo e le sue energie, con un rigore costante e instancabile che non finisce di stupire, ad affrontare i temi e le implicazioni della scienza, la più alta espressione dell’intelletto razionale umano, nel vivo della società in cui viviamo. L’ha fatto con un rigore, chiarezza e umiltà, che ne costituiscono la cifra assoluta, spaziando nei suoi lavori dal Mare Mediterraneo, visto come origine di una cultura indivisibile fondata sulla ragione, all’Europa, frutto originale della rivoluzione scientifica che non conosce asfittiche miserie di sovranismi.
In questo largo orizzonte, Pietro ha avuto tante volte tempo e modo di condividere conoscenze e discussioni con studenti, insegnanti e cittadini di Ferrara. Per tanti anni, come docente del Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza del nostro ateneo, Pietro Greco ha partecipato nella nostra città a eventi pubblici e tenuto lezioni per studenti di diversi livelli di scolarizzazione.
L’ultima lezione l’ha tenuta in occasione dell’apertura del ventesimo anno accademico del Master. Pochi giorni fa. Avevamo chiesto a lui di tenere la conferenza di apertura perché la ricorrenza accademica andava celebrata con un livello adeguato di riflessione teorica e perché la contingenza pandemica richiedeva un contributo che aiutasse a orientarsi nella “epidemia informativa” in corso.
Non ci ha deluso nemmeno quest’ultima volta. Vi proponiamo dieci minuti di quella lezione. C’è tutto quello che serve per rispondere a tante domande che continuiamo a farci su cosa ci stanno dicendo su Covid-19: scienza, democrazia, comunicazione e giornalismo. Con una proposta finale che è quasi un testamento scientifico per il Paese. E per me la gioia di risentire il maestro senza il quale non avrei fatto questa parte della mia vita così come l’ho fatta.
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