Per la giornata di giovedì 25 dicembre, è prevista un’allerta rossa per criticità idraulica in pianura nelle province di Bologna, Ferrara e Ravenna. In particolare, l’attenzione è rivolta ai superamenti della soglia 3 sugli affluenti a destra del fiume Reno con alimentazione collinare
Mondo Libero dalla Droga risponde all'articolo pubblicato da estense.com respingendo "fermamente, in quanto privo di fondamento, ogni tentativo di strumentalizzazione della nostra attività"
Era una piccola promessa del calcio ferrarese. Era un agente della Polizia di Stato. Aveva una moglie e una bambina piccola. Poi, all'improvviso, la sua vita è cambiata. Roberto Fantini oggi ha 63 anni, una figlia e due nipoti. E una famiglia che non lo lascia mai solo
Paolo Carcoforo, docente di Chirurgia Generale a Unife e direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Senologica di Cona, entra nel Consiglio Direttivo della Società Italiana di Chirurgia
da sinistra: Michele Fabbri e Pietro Greco
di Michele Fabbri
Pietro Greco, giornalista, scrittore e intellettuale che amava la scienza come inderogabile principio costituente della democrazia, ci ha lasciato improvvisamente a 65 anni. Pietro ha dedicato tutto il suo tempo e le sue energie, con un rigore costante e instancabile che non finisce di stupire, ad affrontare i temi e le implicazioni della scienza, la più alta espressione dell’intelletto razionale umano, nel vivo della società in cui viviamo. L’ha fatto con un rigore, chiarezza e umiltà, che ne costituiscono la cifra assoluta, spaziando nei suoi lavori dal Mare Mediterraneo, visto come origine di una cultura indivisibile fondata sulla ragione, all’Europa, frutto originale della rivoluzione scientifica che non conosce asfittiche miserie di sovranismi.
In questo largo orizzonte, Pietro ha avuto tante volte tempo e modo di condividere conoscenze e discussioni con studenti, insegnanti e cittadini di Ferrara. Per tanti anni, come docente del Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza del nostro ateneo, Pietro Greco ha partecipato nella nostra città a eventi pubblici e tenuto lezioni per studenti di diversi livelli di scolarizzazione.
L’ultima lezione l’ha tenuta in occasione dell’apertura del ventesimo anno accademico del Master. Pochi giorni fa. Avevamo chiesto a lui di tenere la conferenza di apertura perché la ricorrenza accademica andava celebrata con un livello adeguato di riflessione teorica e perché la contingenza pandemica richiedeva un contributo che aiutasse a orientarsi nella “epidemia informativa” in corso.
Non ci ha deluso nemmeno quest’ultima volta. Vi proponiamo dieci minuti di quella lezione. C’è tutto quello che serve per rispondere a tante domande che continuiamo a farci su cosa ci stanno dicendo su Covid-19: scienza, democrazia, comunicazione e giornalismo. Con una proposta finale che è quasi un testamento scientifico per il Paese. E per me la gioia di risentire il maestro senza il quale non avrei fatto questa parte della mia vita così come l’ho fatta.
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