Ospedale di Cento primo in regione per rapidità negli interventi al femore
L’Ospedale di Cento è primo, in Emilia Romagna, per percentuale di fratture di femore operate entro 48 ore. Lo certifica il Programma Nazionale Esiti di Agenas
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Una presa in carico sempre più puntuale e completa per i pazienti cardiologici. E' la mission della nuova unità operativa “Cardiologia e Riabilitazione Cardiologica” al Delta
La calvizie non è un fenomeno esclusivamente maschile. Riguarda sia uomini che donne ed è una condizione su cui ancora circolano falsi miti e credenze. Secondo l’infografica “La calvizie in Italia e nel resto del mondo”, realizzata dall’Istituto Helvetico Sanders, in Italia il 39,01% della popolazione maschile ha un problema di caduta di capelli, contro circa il 13% di quella femminile. Una percentuale inferiore, ma che si riferisce comunque a 4 milioni di italiane. Tra i rimedi per combattere la calvizie, nota anche come alopecia androgenetica, il più innovativo è sicuramente il trapianto capelli FUE.
Molte delle fake news riguardanti la calvizie riguardano convinzioni errate sulle cause della caduta dei capelli. Che sarebbe favorita, secondo alcune credenze, dall’utilizzo della lacca oppure del gel per fissarli oppure del cappello. Ma la realtà è un’altra: tra le cause principali della calvizie ci sono fattori genetici razziali – le popolazioni caucasiche sono le più colpite – ma anche l’ereditarietà. Esiste infatti una predisposizione a questa condizione: è una problematica poligenica, legata cioè a geni diversi che vengono ereditati da entrambi i genitori. Anche uno stile di vita particolarmente stressante, sedentario e con mancanza di sonno e riposo può influire in maniera molto negativa sulla caduta dei capelli.
Ma quali sono i paesi con il maggior numero di calvi? Dall’infografica si evince che sul podio di questa particolare classifica c’è la Repubblica Ceca, con il 42,79%; al secondo posto si piazza la Spagna, con il 42,6%, seguita dalla Germania, con il 41,24%. L’Italia è al settimo posto, mentre il paese con il numero più basso di calvi è la Cina, dove appena il 20% degli uomini perde i capelli. Il motivo? Negli asiatici risulta meno attivo l’enzima che agisce convertendo il testosterone in DHT (ossia diidrotestosterone), causa diretta dell’alopecia androgenetica. Un problematica che può avere forti ripercussioni da un punto di vista psicologico: secondo una ricerca dell’ISHRS- The International Society of Hair Restoration Surgery- uno dei motivi che spinge al trapianto è il desiderio di migliorare sia la propria vita sentimentale e sociale (37%) che quella professionale (34%).
La calvizie è considerato uno degli inestetismi peggiori dal 65% degli italiani. Infatti, solo nel 2019, circa 100.000 persone hanno deciso di affrontare un trapianto. Un trend che sta aumentando anche nel resto del mondo, dove sono stati effettuati 735.312 trapianti, con un incremento del 16% rispetto al 2016. I pazienti sono stati oltre 2 milioni (+13%).
Ma questo non è l’unico rimedio contro la calvizie. Infatti è possibile anche scegliere dei trattamenti specifici, a base di prodotti naturali, oppure la tricopigmentazione. Ossia una procedura estetica che prevede l’introduzione di un pigmento specifico nel cuoio capelluto, che ricrea artificialmente la presenza dei capelli in modo realistico.
Ognuno di noi possiede circa 100.000 capelli: perderli è un fenomeno fisiologico che può avvenire in maniera del tutto innocua in alcuni periodi dell’anno, come nei mesi di aprile, maggio, settembre e novembre. Nel caso in cui la caduta dovesse persistere, è meglio rivolgersi a un esperto. Senza provare a tagliarli per rinforzarli o a lavarli meno per la paura di danneggiarli: anche queste sono delle fake news.
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