Aumentano gli incidenti, +2,6% rispetto al 2023
Nella provincia di Ferrara il dato risulta in aumento passando da 1317 sinistri del 2023 i 1351 del 2024 con un aumento del 2,6%
Nella provincia di Ferrara il dato risulta in aumento passando da 1317 sinistri del 2023 i 1351 del 2024 con un aumento del 2,6%
Quando scatenarono tutta la loro ferocia, i Di Gaetano sarebbero stati 'catapultati' in una dimensione emozionale fortemente perturbata, caratterizzata principalmente da uno stress emotivo intenso, ma non tale da annullare la loro capacità di intendere e volere
Si potrebbe chiudere con un patteggiamento prima ancora dell'inizio di un processo la vicenda della morte di Lidia Ardizzoni, anziana di 90 anni trovata cadavere e avvolta nel cellophane a Scortichino lo scorso lunedì 5 maggio
Lei lo ha denunciato per botte e perché, per legge, lui non doveva essere lì. Ma, a quanto pare, quella era casa sua e lei si era introdotta senza preavviso
Gloria Savonuzzi non solo era la figlia del celebre ingegnere e architetto ma anche la custode della sua inestimabile memoria professionale
di Giada Magnani
Filo di Argenta. In casa della Coopagricola Braccianti Giulio Bellini a Filo di Argenta il caso non è nuovo. Un fatto simile è datato circa un anno fa, quando alla cosiddetta tenuta “Garusolina”, che fa capo annessa azienda vitivinicola “Garusola” un incendio bruciò il silo, l’unico in dotazione a quel tempo, che conteneva granaglie.
Ebbene, come una sorta di ironia della sorte, la notte tra martedì e mercoledì scorsi le fiamme si sono divorate il secondo silo, costruito di recente in affianco al primo, poi recuperato, e con esso è stato carbonizzato il suo contenuto: circa 300 quintali di semi di soia.
Il rogo è divampato intorno alle 3 del mattino. A dare l’allarme, raccolto dai vigili del fuoco del distaccamento di Portomaggiore e dai carabinieri, sarebbe stato un vicino accortosi di una densa colonna di fumo che si alzava in cielo.
L’ammontare delle perdite subite, cereali abbrustoliti e danni al grosso recipiente, ammontano a circa 50.000 euro. I pompieri, giunti sul posto con due autobotti e altri mezzi di servizio, hanno lavorato sino al tardo pomeriggio per domare quell’enorme falò ed estrarre il prodotto stoccato, ormai incenerito. Secondo loro sarebbe da escludere l’origine dolosa, un corto circuito elettrico o l’autocombustione. Le cause sarebbero invece da imputare a un fenomeno di surriscaldamento dell’impianto di essicazione della merce andata in fumo. Per fortuna non si registrano feriti.
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