Scoppio in un magazzino in zona Sipro: nessun ferito ma danni ingenti
Una forte esplosione ha scosso domenica mattina, intorno alle 7, la zona industriale Sipro di San Giovanni di Ostellato, coinvolgendo un piccolo magazzino
Una forte esplosione ha scosso domenica mattina, intorno alle 7, la zona industriale Sipro di San Giovanni di Ostellato, coinvolgendo un piccolo magazzino
L'Associazione Stampa Ferrara, con Aser, ha scelto di celebrare l'anniversario con un presidio pubblico per ribadire un messaggio semplice: senza stampa libera la vita democratica è a rischio, sia a livello locale che nazionale
Alla Casa Circondariale di Ferrara, al 30 novembre 2025, risultano 413 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 243 posti, con 175 persone straniere. Una pressione che riflette quella dell’intero sistema emiliano-romagnolo, dove si contano oltre 700 esuberi
Una donna di 72 anni è stata investita da un'auto mentre era in bicicletta lungo corso Isonzo, a Ferrara. L'incidente è avvenuto ieri mattina sul passaggio ciclopedonale che attraversa la strada
“Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese io...” illumino. “Via Mazzini” si è accesa ieri pomeriggio, 7 dicembre alle 17, con i versi illuminati (in tutti i sensi) vdell'incipit dell’Orlando Furioso, il poema che rese celebre Ludovico Ariosto
di Giada Magnani
Filo di Argenta. In casa della Coopagricola Braccianti Giulio Bellini a Filo di Argenta il caso non è nuovo. Un fatto simile è datato circa un anno fa, quando alla cosiddetta tenuta “Garusolina”, che fa capo annessa azienda vitivinicola “Garusola” un incendio bruciò il silo, l’unico in dotazione a quel tempo, che conteneva granaglie.
Ebbene, come una sorta di ironia della sorte, la notte tra martedì e mercoledì scorsi le fiamme si sono divorate il secondo silo, costruito di recente in affianco al primo, poi recuperato, e con esso è stato carbonizzato il suo contenuto: circa 300 quintali di semi di soia.
Il rogo è divampato intorno alle 3 del mattino. A dare l’allarme, raccolto dai vigili del fuoco del distaccamento di Portomaggiore e dai carabinieri, sarebbe stato un vicino accortosi di una densa colonna di fumo che si alzava in cielo.
L’ammontare delle perdite subite, cereali abbrustoliti e danni al grosso recipiente, ammontano a circa 50.000 euro. I pompieri, giunti sul posto con due autobotti e altri mezzi di servizio, hanno lavorato sino al tardo pomeriggio per domare quell’enorme falò ed estrarre il prodotto stoccato, ormai incenerito. Secondo loro sarebbe da escludere l’origine dolosa, un corto circuito elettrico o l’autocombustione. Le cause sarebbero invece da imputare a un fenomeno di surriscaldamento dell’impianto di essicazione della merce andata in fumo. Per fortuna non si registrano feriti.
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