Spettacoli
22 Settembre 2020
In scena 14 spettacoli, di cui due produzioni della Fondazione guidata da Resca e Corvino: "Programmazione eterogenea e di forte impatto"

Nuovo “Rinascimento” al teatro Comunale con i grandi nomi della prosa 

di Elisa Fornasini | 4 min

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Il “nuovo Rinascimento” del teatro Comunale di Ferrara, come l’ha definito il presidente Mario Resca, passa attraverso la prima stagione di prosa diretta da Marcello Corvino, pronto a prendere il testimone dal direttore uscente Marino Pedroni dopo la presentazione del festival di danza contemporanea nell’ambito del programma “Mutevolmente in atto”.

Cambia la dirigenza che si è insediata a gennaio e ha continuato a lavorare durante il lockdown per essere tra i primi teatri italiani a riaprire a giugno; cambia il format che intende aprirsi sempre di più alla città come dimostrato dalla rassegna estiva in Castello e in Gad; cambia la capienza del Comunale che viene ridotta di un terzo e di conseguenza cancella gli abbonamenti, ma non cambia la qualità.

In cartellone infatti “il meglio di quello che offre il panorama teatrale nazionale perché il Covid non deve essere una scusa per fare di meno ma una spinta per fare di più in una produzione culturale di serie A” annuncia il coadiutore artistico Corvino nel presentare i 14 spettacoli sviluppati da ottobre ad aprile su cinque aree tematiche per garantire una “programmazione eterogenea e di forte impatto”.

Si alza il sipario il 16 ottobre con un grande classico teatrale: “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare per la regia di Serena Sinigaglia e l’adattamento di Edoardo Erba. In questa area rientra “Peachum, un’opera da tre soldi” con Fausto Paravidino e Rocco Papaleo che riscrive l’omonima opera di Bertolt Brecht (22, 23 e 24 gennaio).

Alla grande letteratura  è dedicata la maggior parte dei titoli della stagione, a partire il 6 novembre da “Il nipote di Wittgenstein, storia di un’amicizia” di Thomas Bernhard, interpretato da un gigante del teatro italiano, Umberto Orsini.

C’è già attesa per “Se questo è un uomo” di Primo Levi, nell’adattamento di Domenico Scarpa e Valter Malosti, sul palco dal 29 al 31 gennaio, che si preannuncia come uno spettacolo molto forte legato alle celebrazioni del Giorno della Memoria, a cui è dedicato anche “A cosa serve la memoria” di e con Corrado Augias, produzione della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara in prima nazionale il 27 gennaio.

Tre star come Sergio Castellitto in “Zorro” di Margaret Mazzantini (dal 5 al 7 marzo), Massimo Popolizio in “Furore” di John Steinbeck, accompagnato dalla musica dal vivo di Giovanni Lo Cascio (dal 12 al 14 marzo), e Gabriele Lavia in “Le leggi della gravità” di Jean Teulé (dal 9 all’11 aprile) chiuderanno la sezione dedicata alla letteratura.

Spazio agli autori che interpretano se stessi: Giacomo Poretti del celebre trio Aldo Giovanni e Giacomo porterà in scena dal 12 febbraio il suo “Chiedimi se sono di turno” per la regia di Andrea Chiodi, Antonio Rezza interpreterà dal 25 febbraio “Fratto_X” insieme a Flavia Mastrella e infine Ascanio Celestini, un grande e celebrato esponente del teatro di narrazione, proporrà dal 14 aprile le sue “Barzellette”.

Nel filone rosa, Lella Costa raccoglie l’eredità di un monumento nazionale quale Franca Valeri per interpretare “La vedova Socrate” di Stefania Bonfadelli (dal 18 dicembre) mentre dal 15 gennaio Marina Massironi, al fianco di Roberto Citran, porterà sul palco “La verità di Bakersfield“, una pièce esilarante dello statunitense Stephen Sachs, per la regia di Veronica Cruciani.

La stagione di prosa si concluderà il 28, 29 e 30 aprile con un’altra prima nazionale di un progetto speciale ideato dalla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara in collaborazione con la Fondazione Dario Fo e Franca Rame dal titolo “Il mistero buffo di Dario e Franca”. Per la prima volta dalla scomparsa di Fo e Rame, saranno l’attore Mario Pirovano (designato dallo stesso Fo suo erede artistico) e la straordinaria attrice Lucia Vasini a raccontare le parti maschili e femminili dell’opera che valse il premio Nobel.

“Un programma straordinario e meritorio che dimostra che siamo sulla strada giusta” chiosa l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli, e che “arricchisce la promozione turistica grazie al contributo manageriale di Resca, non a caso tutta Italia sta già parlando dell’esibizione del maestro Muti” gli fa eco il collega al Commercio e Turismo Matteo Fornasini.

“C’è la voglia di emergere e alzare le aspettative” conferma in videocollegamento il presidente Resca, che lancia un appello alle “forze imprenditoriali ed economiche per aiutarci in questo nuovo Rinascimento del Comunale”. Che martedì 22 settembre verrà presentato a Milano, alla presenza anche dei presidenti di Ferrara Musica e Ferrara Arte, Francesco Micheli e Vittorio Sgarbi.

Agli abbonati della scorsa stagione è riservata una scontistica particolare valida durante la prelazione dal 22 al 30 settembre. Da giovedì 1° ottobre avrà inizio la vendita dei biglietti per tutti gli spettacoli, mantenendo inalterati i prezzi. Inoltre, da quest’anno saranno presenti in sala i posti prime in platea e nei palchi centrali, individuati tra i posti più confortevoli per visuale e acustica.

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