Attualità
8 Agosto 2020
Area recintata e presidiata da numerosi agenti di polizia oltre che da esercito e municipale

“Le quattro stagioni” di Vivaldi tra musica e parchi chiusi

di Redazione | 2 min

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“Le quattro stagioni” di Vivaldi tra musica e parchi chiusi

Area recintata e presidiata da numerosi agenti di polizia oltre che da esercito e municipale

di Pietro Perelli

Inizia da una panchina, con il violino solista dell’Orchestra di Ferrara Antonio Aiello che intona l’Inno di Mameli, il concerto sotto i grattacieli, con l’esecuzione de “Le quattro stagioni” di Vivaldi, Una panchina nuova, non una di quelle tolte in una delle prime scelte fatte dalla nuova amministrazione, che tornerà nei magazzini in attesa di essere posizionata. Probabilmente si dovrà attendere la chiusura del parco perché, spiega il vicesindaco Nicola Noamo Lodi, “vogliamo riportare in questo parco bambini, anziani e famiglie e c’è solo una maniera, riportando la legalità e riqualificando quest’area”. Ma per fare ciò c’è “bisogno di sicurezza e per portare sicurezza in un parco, permettetemi, va chiuso”.

Non è un caso quindi che l’area del concerto sia recintata e presidiata da numerosi agenti di polizia oltre che dall’esercito e dalla municipale. Questo ovviamente anche per garantire il rispetto delle norme anti-Covid forse non prese proprio alla lettera da tutti i presenti. Una sedia vuota di distanza tra tutti i non congiunti è rispettata anche se si vedono in piedi molte persone che potrebbero evitarlo. Probabilmente un peccato in una serata nella quale l’Orchestra di Ferrara concede ben due bis per ringraziare il calore del numeroso pubblico.

“Un evento molto importante per la città – dice l’assessore alla cultura Marco Gulinelli –, un appuntamento in prospettiva che rimarrà fidelizzato nel tempo”. “Spero – conclude – che come i grandi della pittura, Goya, Segantini, Botticelli, Pietro Longhi, Renoir, o anche scrittori come lo stesso Proust e Giorgio Bassani, ispirati dalle quattro stagioni di Vivaldi anche voi possiate intercettare quel respiro profondo che si muove nelle pieghe delle vie della nostra bella città”.

Tocca quindi all’Orchestra di Ferrara riappropriarsi di uno spazio attraverso la musica che viaggia nell’aria oltre le barriere. Molti sono gli spettatori seduti e molti sono quelli che ascoltano passeggiando, con bici alla mano, la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno di Vivaldi, intervallati dalla lettura dei quattro sonetti anonimi che accompagnano i concerti letti dall’attore ferrarese Stefano Muroni. Applausi scroscianti chiudono un concerto che si ripeterà il 20 agosto con il “Settimino op.20” di L.V. Beethoven per fiati e archi, interpretato dai solisti dell’Orchestra di Ferrara.

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