Macachi, la Cassazione rigetta il ricorso sul sequestro
La Cassazione ha rigettato il ricorso della procura di Ferrara per il sequestro dei macachi che erano stati utilizzato dall'Università di Ferrara per sperimentazioni scientifiche
La Cassazione ha rigettato il ricorso della procura di Ferrara per il sequestro dei macachi che erano stati utilizzato dall'Università di Ferrara per sperimentazioni scientifiche
I carabinieri lo avevano fermato durante un controllo stradale, mentre era alla guida della propria automobile, e - insospettiti dalle pupille dilatate, come segnale di un possibile uso di droghe - gli avevano ritirato la patente e lo avevano denunciato per guida dopo l'assunzione di sostanze stupefacenti. Ieri (21 ottobre) mattina però il gup del tribunale di Ferrara lo ha assolto
Un servizio di presidio del territorio della Polizia Locale Terre Estensi sulla tangenziale ovest di Ferrara, un'automobile che passa sotto l'occhio del 'TargaSystem' e l'allerta che scatta. Quello che doveva essere un normale controllo di routine, si è invece tramutato in una denuncia a piede libero per appropriazione indebita per il conducente
La giudice Monica Bighetti del tribunale civile di Ferrara ha condannato - in primo grado - l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara a pagare quasi 360mila euro di indennizzo a Mario Fornasari, firma storica del Resto del Carlino, riconoscendo la responsabilità civile del Sant'Anna per la morte anticipata della moglie, la 55enne Elisabetta Marcigliano
È a processo con la duplice accusa di detenzione di munizionamento da guerra e omessa denuncia di materie esplodenti perché, oltre al possesso - illegale per la Procura di Ferrara - di trecentoquaranta munizioni, principalmente cartucce calibro 9 Parabellum utilizzate per la pistola d'ordinanza, a casa gli hanno trovato anche un barattolo contente mezzo chilo di polvere da sparo, senza la necessaria autorizzazione preventiva
Runner e cleptomane. Il corridore, diventato suo malgrado famoso dopo essere stato inseguito e offeso dal vicesindaco Nicola ‘Naomo’ Lodi in piena emergenza coronavirus, è finito a processo per ricettazione e incauto acquisto, reati poi derubricati in furto. La sentenza è arrivata martedì 28 luglio: assolto perché incapace di intendere e volere.
“Ulix”, questo il nickname usato per rispondere ai commenti su Estense.com quando era balzato agli onori della cronaca dopo l’inseguimento e la polemica che ne era scaturita, ha alle spalle diversi episodi di cleptomania, quando non riesce a resistere all’impulso di rubare, come attestato dai certificati medici.
Un disturbo ossessivo compulsivo diagnosticato e certificato che ha portato il giudice Silvia Marini ad assolvere l’imputato, difeso dall’avvocato Pamela Palazzi, e a disporre la misura della sorveglianza, a cui è già sottoposto per un altro procedimento. Il sostituto procuratore Sheila Davi aveva chiesto la condanna a due anni e 1500 euro di multa.
L’indagine per ricettazione e incauto acquisto era partita due anni fa, quando durante una perquisizione nella sua abitazione era stato rinvenuto e sequestrato materiale di vario tipo, provento di furto. Tra gli oggetti (75 lampadine, viti, 2 orologi…), alcuni risultavano appunto rubati e altri regolarmente acquistati.
Ma, come accertato dal tribunale, tutto è legato a una patologia conclamata di cui soffre il paziente, in cura al Centro Salute Mentale. Con questa pesante patologia psichiatrica in essere, che ci permettiamo di rendere nota per via dei documenti da lui stesso forniti per rispondere alle accuse di ‘Naomo’, i medici hanno individuato, oltre a terapie e farmaci, l’intensa attività fisica come parziale rimedio per i suoi disturbi.
Attività motoria che stava svolgendo anche quel fatidico 3 aprile, durante il lockdown, quando sulla sua strada ha incontrato il vicesindaco che l’ha inseguito e offeso lungo il tragitto, con tanto di video pubblicato sui social. È seguita una pioggia di querele nei confronti del vicesindaco e degli autori di commenti ingiuriosi apparsi su Facebook. Il fascicolo in fase di istruttoria è in mano al pm Ciro Alberto Savino che ha delegato la Polizia Postale di raccogliere e identificare gli ‘haters’.
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com