Attualità
8 Aprile 2020
Un centinaio di commentatori rischia di finire in tribunale insieme al vicesindaco

Naomo-runner, pioggia di querele per istigazione alla violenza

di Redazione | 2 min

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“Tagliategli le gambe”, “aspettatelo col bastone, “sparategli e tirate bene”. Sono alcuni degli indicibili commenti apparsi sulla pagina Facebook del vicesindaco Nicola Lodi che, secondo quanto riferito dall’avvocato, hanno ripercussioni sulla vita psicofisica del ‘runner’, rincorso e offeso da Naomo mentre svolgeva intensa attività fisica, prescritta da certificati medici in quanto unica valvola di sfogo diagnosticata per il paziente psichiatrico.

Commenti che non verranno dimenticati nel mare magnum della violenza in rete ma finiranno in tribunale. L’avvocato del corridore disabile non querelerà solo il vicesindaco Lodi, nei cui confronti ravvisa gli estremi dei reati di diffamazione aggravata, violenza privata, abuso d’ufficio e istigazione alla violenza.

Il legale sta infatti preparando una pioggia di querele nei confronti dei soggetti che hanno commentato il video con messaggi intrisi di odio e di violenza. Molti sono già stati cancellati, quelli rimasti sono stati salvati come ‘prova’ per la querela che dovrebbe coinvolgere un centinaio di commentatori e che dovrebbe essere depositata nei prossimi giorni.

La persona bersagliata ha rivelato al suo avvocato che, dopo l’ultima diretta Facebook di Naomo vissuta come una “persecuzione”, ha paura di uscire e di andare a correre, l’unico suo rimedio per affrontare le sue patologie, perché teme di subire nuove urla, offese, vessazioni. Per questo ha deciso di non passarci sopra e di procedere per vie legali, così come ha fatto nel chiedere di annullare in autotutela le due contravvenzioni per i divieti anti-coronavirus in quanto invalido, perché ognuno si assuma le proprie responsabilità.

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