Un vero uomo dovrebbe lavare i piatti
Sembrano invincibili, sono disposti a non ascoltare mai, sono prepotenti perché solo così si ottengono cose, pretendendo di essere ascoltati, sanno già quello che gli vuoi dire o spiegare riguardo quella tal cosa, loro sanno com’è va la vita, sanno come stare al mondo. “non gli viene niente di nuovo”.
Il busto del duce lo tengono nascosto ma ce l’hanno, vogliono vedere le nostre facce sconcertate, dentro di loro ridono e sono contenti nel vederci sbigottiti, non sapendo che sarebbero i primi ad essere eliminati, perché magari fumano erba, comprandola dai neri o ascoltando cantanti Gay.
Credono di essere controcorrente dicendo che preferirebbero un uomo solo al comando, li fa sentire diversi e realizzati.
Parlano di Dio, Patria e famiglia. Per carità lasciate stare stare Dio, ha altro da fare.
La patria? Loro si sentono Patrioti, gente che poco tempo fa diceva che voleva la Padania, e loro sono i patrioti?
Poi se per famiglia intendono l’uomo che va a prostitute e ha chi lo attende a casa… contenti loro.
Si presentano con gli addominali bassi pronunciati, ma anche con pance belle piene, automobili da urlo, rispettano le donne, le belle donne, fino al punto di “farsele” e prenderle in giro con il primo amico di turno.
E per rimanere in tema c’è un cantante che a Ferrara vorrebbe cantare “Noi sempre in piedi a gridare il suo nome avambracci distesi, la pace e l’onore”, si tratta di un tal Federico Goglio in arte Skoll.
Caro mio, il territorio ferrarese ha già dato…
Ora è sempre Resistenza.
Un vero uomo, lasciatevelo dire, si alza da tavola e comincia a lavare i piatti.
Vi vedo, scuoto la testa, vi lascio fare.
Li abbiamo sconfitti una volta, li sconfiggeremo ancora, statene certi.