Una commissione consiliare dai toni più accesi che mai, non tanto per l’argomento – ovvero la costruzione di una tettoia al centro Spal di via Copparo – quanto per le modalità con cui è stato discusso: senza delibera, senza documenti, senza pareri tecnici. Ne segue un’ora e un quarto di dibattito sulla ‘delibera fantasma’ tra tecnicismi vari e, almeno in questo caso, eventuali.
All’ordine del giorno, in videoconferenza, la deroga al permesso di costruire richiesta dalla società biancazzurra per realizzare una copertura pari a 23 mq che colleghi un campo da calcetto agli spogliatoi in corso di ultimazione all’impianto sportivo gestito dalla Spal in via Copparo 142.
Il progetto, già oggetto di una conferenza dei capigruppo in mattinata, è stato illustrato nel pomeriggio dall’architetto Magnani con la rassicurazione di fornire la documentazione appena possibile, prima della votazione in consiglio comunale prevista per il prossimo lunedì, ultimo giorno utile prima della pausa estiva.
L’opposizione non ci sta a valutare il progetto a scatola chiusa e la prima a sollevare i propri dubbi è Roberta Fusari (Azione Civica): “Va bene la forzatura perché c’è la necessità di proseguire i lavori in corso, ma chiedo di vedere l’atto. Sono in imbarazzo, come facciamo ad approvare una delibera che non c’è?”.
Seguono le rimostranze di Dario Maresca (Gente a Modo) – “atteggiamento da bar Sport, se il testo non c’è non si vota e basta” – e di Aldo Modonesi (Pd) che avrebbe preferito affrontare il vero punto all’ordine del giorno, ovvero un’informativa sulle tematiche relative agli affitti a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19, “richiesta urgentemente due mesi fa dal nostro gruppo e non ancora trattata, confido che si possa recuperare la prossima settimana”.
Su richiesta dei consiglieri di minoranza, alla fine interviene la segretaria generale Maria Cristina Cavallari per fare chiarezza e accettare la proposta di Modonesi di convocare una riunione dei capigruppo mezzora prima del consiglio di lunedì per un’analisi degli atti che dovrebbero essere consegnati nei prossimi giorni. La soluzione mette tutti d’accordo. Ma aleggia un senso di assurdità, “perché vi sfuggono le norme del regolamento comunale” commenta in chiusura la dem Ilaria Baraldi.
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