Spal
14 Luglio 2020
I Colombarini e Mattioli non erano presenti a Genova e non parlano da diverse settimane. Uscire allo scoperto aiuterebbe a spazzare via il clima di incertezza e scetticismo che si è creato intorno alla società nell'ultimo periodo

Spal, stare in silenzio è controproducente. Ora i tifosi chiedono chiarezza

di Redazione | 3 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

di Davide Soattin

Più che per la sconfitta senza dignità, il 2 a 0 con cui la Spal è stata superata dal Genoa è stato oggetto di vivace discussione i tra tifosi per l’assenza al seguito della squadra di Di Biagio sia della famiglia Colombarini che di Walter Mattioli, accendendo così i dubbi della piazza, che ora chiede a proprietà e dirigenza di non rinchiudersi in un silenzio controproducente, per uscire allo scoperto e metterci la faccia.

Ora più che mai infatti, complice la situazione tutt’altro che positiva e rassicurante, il popolo biancazzurro necessita di avere dosi più che massicce di trasparenza e garanzie, direttamente proporzionali al bisogno di fare affidamento sui pilastri che negli ultimi sette anni hanno contribuito a scrivere la storia della Spal, motivazione per cui serve un segnale forte e deciso che faccia sapere e ribadisca come la società sia ancora attenta e intenzionata a guidare il sodalizio estense nei prossimi campionati.

In quale modo? Nel pieno rispetto della volontà e delle richieste di cui si stanno facendo portavoce i tifosi più affezionati, disposti sì a seguire e sostenere la maglia biancazzurra sempre e comunque, al di là della categoria in cui giocherà, ma a patto che anche dall’altra parte vi siano contemporaneamente idee e progetti che possano essere chiari e allo stesso tempo lungimiranti, in modo tale da infondere sicurezza, permettere il sostentamento del club in futuro e mantere quel marchio di fabbrica che da sempre ha trovato nel non fare il passo più lungo della gamba il suo punto di forza.

In questo senso, il silenzio dell’ultimo periodo rischia seriamente di passare come un messaggio negativo lanciato dalla dirigenza alla piazza intera. Ma soprattutto, spalanca sempre più la strada a un vuoto lasciato dalla totale assenza di una linea comunicativa costante ed equilibrata, arrivando a permettere il rafforzarsi di fraintendimenti e discorsi più o meno veritieri, come nel caso delle nuove voci che vedrebbero la proprietà in trattativa con imprenditori veneti per la cessione delle quote e il cambio al timone. 

A questo proposito, l’auspicio dell’intera tifoseria è dunque quello per cui, già a partire dai prossimi giorni, dopo aver ascoltato le parole del d.g. Andrea Gazzoli e del d.s. Giorgio Zamuner, si possa nuovamente tornare a sentire la voce, le considerazioni e i pensieri sia dei patron Francesco e Simone Colombarini, oltre che del presidente Walter Mattioli, chiamati in causa per provare a spazzare via il clima di scetticismo, incertezza e poca fiducia nel futuro che si è venuto a creare intorno alla Spal dopo le ultime sconfitte, nella speranza di non vanificare i piani futuri e quel che di buono si è fatto fino ad oggi.

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