di Pietro Perelli
Un consiglio comunale senza troppe sorprese quello di ieri (lunedì 29), visto che gran parte dei temi erano già stati sciorinati nelle commissioni. Sull’ultimo tema, quello dell’assunzione di un portavoce anche per il vicesindaco Naomo Lodi in un periodo di grave crisi economica, gli animi si scaldano.
Tre le delibere principali presentate dalla giunta. La proroga di un anno per la convenzione tra comune e provincia per la concessione delle palestre degli istituti scolastici in orario extrascolastico. Presentata da Balboni al posto di Maggi, ne avevamo già parlato in occasione della commissione sport della scorsa settimana. Le altre due delibere rilevanti di giornata riguardano invece il bilancio e anche in questo caso si tratta i movimenti già noti. Il finanziamento di un fondo da 1,7 milioni di euro per il bando Ferrara Rinasce e una variazione di bilancio pari a 4,6 milioni di euro per compensare le minori entrate registrate a causa dell’emergenza Covid-19. A presentarle l’assessore competente Fornasini.
Quella delle palestre, nonostante possa avere la parvenza di una questione di secondaria importanza, non lo è affatto. Non tanto per la “risistemazione complessiva di queste 14 palestre provinciali che si trovavano in una situazione poco dignitosa” come ricorda il consigliere Minichiello (Lega) ma per l’organizzazione oraria delle scuole da quando riapriranno a settembre. “Bisogna cerare di lavorare in anticipo – ricorda Mantovani (M5S) – perché ieri abbiamo ricevuto una lettere dal ministero (Mantovani è professore in un liceo ferrarese, ndr) che demanda molto all’autonomia delle scuole”.
“Il 15-20% dei ragazzi – spiega il professore – non si potrà ospitare in strutture scolastiche per cui potrete ben immaginare che le palestre verranno utilizzate per le lezioni ordinarie”. Ora il problema sarà probabilmente quello di far coincidere le esigenze scolastiche con quelle delle società sportive che utilizzano queste strutture.
La consigliera Corazzari (Pd) consiglia “una visione un po’ più larga del problema” suggerendo “una collaborazione tra scuole e società”. Per fare questo serve “avere una dose di inventiva fino ad ora non necessaria” nel tentativo di sviluppare “un intreccio positivo e fattivo tra le diverse realtà”. La delibera è stata votata all’unanimità da tutti i consiglieri presenti.
Causano qualche polemica in più, pur rimanendo nell’alveo della normale dialettica politica, le due delibere seguenti afferenti all’assessorato di Fornasini. “Questo è stato un bando – spiega l’assessore riferendosi a Ferrara Rinasce – che in tutta Italia non è stato realizzato da nessun comune delle medesime dimensioni”. Pare infatti che solo Bari (amministrata dal centrosinistra) abbia fatto una proposta simile ma le dimensioni delle città sono evidentemente differenti. Anche in questa occasione la maggioranza del consiglio vota a favore con le sole astensioni di Fusari (Azione Civica) e Maresca (Gente a Modo). Astensioni dovute non tanto al contenuto della delibera quanto al mancato confronto che ha caratterizzato il dibattito prima di tale proposta. “C’è bisogno di questi soldi – spiega la consigliera Fusari – e non era semplice in tempi stretti dare una risposta efficace” allo stesso tempo annuncia la sua astensione sostenendo non esserci “mai stato un confronto con noi”.
Quando invece si passa alla variazione di bilancio, le opposizioni avrebbero preferito vedere tagliare voci diverse di spesa. In particolare viene puntato il dito contro il taglio alla manutenzione scolastica preferito a quello. Le opposizioni avrebbero preferito veder tagliare l’armamento alla municipale o l’assunzione di un portavoce per il vicesindaco. Fornasini perde le staffe e ribatte rispetto ad entrambe le principali accuse senza risultare convincente per le opposizioni e infatti, dei ventisette votanti, diciannove sono favorevoli (la maggioranza), cinque sono gli astenuti (i consiglieri del Pd) e tre i contrari (Fusari, Maresca e Ferraresi). L’assessore aveva giustificato le scelte della giunta con decisioni di tipo politico (“fanno parte del patto con i cittadini”), ma anche con il maggior investimento previsto nel bilancio di previsione rispetto alla manutenzione scolastica che quindi, nonostante il taglio, risulterebbe sostanzialmente invariate rispetto allo scosto anno.
Allo stesso tempo la spiegazione dell’assunzione di un professionista della comunicazione per Naomo strappa un sorriso alle minoranze: “non capiamo che la città in questo momento ha bisogno di rilanciarsi – afferma Fornasini – e che tutte le associazioni di categoria ci chiedono un grande sforzo sulla promozione e sul marketing territoriale, bisogna guardare oltre”.
A sua ‘discolpa’ l’assessore accusa la precedente amministrazione di aver avuto un sindaco “con uno staff di 13/14 persone”.
In realtà Tagliani aveva come capo di gabinetto Giovanni Lenzerini che ricopriva però più ruoli, come quello di direttore generale della holding; Anna Rosa Fava portavoce, Graziana Bersanetti segretaria particolare; il direttore operativo Tommasini (ora in Regione) e due contratti a tempo determinato che però lavoravano all’Urban Center e non alla comunicazione, o al marketing, del sindaco.
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