Intensificata la vigilanza ai principali monumenti e agli obiettivi sensibili della città estense. Merito delle Squadre Operative di Supporto, reparti speciali dell’Arma dei Carabinieri inquadrate organicamente nei Reggimenti/Battaglioni Mobili.

In questi giorni è infatti ripreso a Ferrara l’impiego della Sos di Bologna, inquadrata all’interno del Reggimento “Emilia Romagna”, per monitorare le aree più importanti del centro storico, il Castello, il Duomo, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, lo stadio e la stazione ferroviaria.

Ogni squadra, composta da quattro Carabinieri, ha il compito di vigilare gli obiettivi sensibili della città nonché di prevenire e reprimere eventuali atti di natura terroristica; non solo, in caso di barricamenti domestici, ossia di asserragliamento di soggetti pericolosi all’interno di un’abitazione con la presenza di ostaggi, spetta a loro il primo intervento nella gestione e risoluzione dell’evento.

Hanno un equipaggiamento speciale costituito dal fucile d’assalto Beretta Arx 160, scudo balistico (per proteggersi da colpi d’arma da fuoco), casco antiproiettile, infine sono dotati di veicolo blindato. Il loro impiego viene disposto direttamente dal Comando Generale di Roma.

Dall’inizio dell’anno 2020, nonostante l’interruzione per alcuni mesi dei servizi specifici antiterrorismo dovuta all’emergenza del coronavirus, sono stati svolti a Ferrara da parte della Sos di Bologna 5 servizi, per un numero complessivo di 30 ore totali di servizio svolte.