Cronaca
25 Maggio 2020
Sit-in di solidarietà per due compagni detenuti. Agenti in borghese e Reparto Mobile per garantire la sicurezza

Presidio degli anarchici davanti all’Arginone

di Redazione | 2 min

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(foto di archivio)

Una sessantina di anarchici insurrezionalisti si sono radunati davanti al carcere di Ferrara per una manifestazione di solidarietà nei confronti di due compagni, detenuti nella sezione di alta sicurezza As2 dell’Arginone dopo l’operazione “Il Ritrovo” condotta dalla Procura di Bologna con i carabinieri del Ros contro 12 volti più o meno noti del movimento anarchico, accusati di “atti di violenza con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico dello Stato”, legati anche alle proteste scoppiate nelle carceri nel pieno dell’emergenza coronavirus.

A una settimana e mezzo dall’arresto, domenica pomeriggio sono scattati i presidi sotto le case circondariali dove sono detenuti i 7 compagni, in contemporanea a Piacenza, Alessandria, Vigevano e appunto Ferrara. Arrivati alla spicciolata dalle 16.45, i manifestanti provenienti per la maggior parte da fuori regione a bordo di una ventina di auto hanno cominciato a farsi sentire poco dopo a suon di musica e proclami con megafoni.

Alle 19.30 si è mosso il corteo per percorrere la campagna perimetrale attorno all’istituto penitenziario, fino a sparare due petardi in campagna, il tutto seguito in diretta sulla radio torinese Blackout. Non si sono registrati problemi, danneggiamenti o rallentamenti al traffico causati dal potenziale rischio di lancio di fumogeni e bombe carta come invece è capitato in altre occasioni.

Il servizio di ordine pubblico, pianificato dalla questura di Ferrara per evitare che la situazione potesse degenerare, ha schierato diversi agenti della Polizia di Stato in borghese e alcuni uomini del Reparto Mobile che hanno tenuto sotto controllo la contestazione e garantito la sicurezza in un ambiente non facile da gestire. Ma il sit-in si è svolto in modo pacifico fino alla conclusione poco dopo le 20.

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