Attualità
23 Aprile 2020
In calo i casi positivi attivi: -160. Imminente white list dei laboratori privati per tamponi in azienda. Analisi grafica di Venturi: "Discesa rallentata a Ferrara a causa delle case protette"

Covid-19, “mesi che sembrano anni ma epidemia in calo”

di Redazione | 5 min

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"Per la prima volta abbiamo una presidente del Consiglio donna che avrebbe potuto dimostrare di essere una donna attenta ai diritti delle donne e invece si sta dimostrando tutt'altra cosa". Così Ilaria Baraldi, portavoce delle Donne Democratiche di Ferrara, durante la Festa della Liberazione organizzata dal Pd

“La lieve pendenza verso il basso dimostra che siamo all’inizio della fine del virus. Discesa significativa a Ravenna e rallentata a Ferrara, probabilmente per la condizione che si verifica in alcune case protette messe sotto controllo ma che rappresentano un focolaio importante di infezione, non è il momento di adagiarsi sugli allori”.

È in questi termini che il commissario regionale per l’emergenza coronavirus Sergio Venturi presenta, per la seconda volta con l’ausilio di grafici, l’andamento della pandemia in Emilia Romagna che conta 23.092 casi positivi complessivi e 13.244 quelli attualmente in corso.

La provincia di Ferrara, per la quale “ho sempre speso molti reclame” ammette Venturi, rimane quella meno intaccata dal virus, con 833 casi positivi (la mappa non è aggiornata, ndr) e quindi con una incidenza di 2 per mille abitanti ma paga lo scotto delle residenze per anziani.

Rimangono il principale focolaio insieme al domicilio: “in una provincia (non specificata, ndr) oltre il 40% dei contagi negli ultimi 10 giorni è avvenuto da contatti familiari di condominio, quindi torno a raccomandare l’isolamento in albergo”.

L’infezione resta “democratica” (colpisce il 51% delle donne e il 48% degli uomini) tranne che per i decessi, in cui la letalità per i maschi sfiora il 61% rispetto all’appena 38% delle femmine. Nessuna sorpresa nel numero di casi suddivisi per età, che purtroppo colpiscono anche “Una fascia robusta come quella dai 50 ai 59 anni”. Il numero di decessi per età è sovrapponibile a quella della settimana scorsa con un picco tra 80 e 90 anni.

Nell’andamento della crescita dei contagi ogni 5 giorni “l’istogramma continua a scendere” mentre per l’incremento giornaliero “colpisce la crescita formidabile dei guariti, con il cilindretto verde che supera spesso i nuovi casi nell’ultima settimana e con la curva che pende lievemente verso il basso”.

Balzo nei tamponi, dai 7mila effettuati a metà marzo agli attuali oltre 28mila alla settimana (il totale è di 134.878) “il cui risultato è positivo nella metà dei casi rispetto alla settimana orribile del 23 marzo” e questo “si traduce nella percentuale di positivi sui test effettuati, passata dal 25% al 9%, ovvero uno ogni undici tamponi è positivo“.

L’obiettivo è arrivare alla “capacità di 10mila test potenziali al giorno e questo ci consentirà – anticipa il commissario regionale – di arrivare alla fase due pienamente all’altezza per correre dietro a qualche eventuale caso iniziale che si dovesse manifestare quando saranno riaperte le attività produttive“.

Da Piacenza arrivano due buone notizie – lo studio sull’evoluzione della patologia e lo smantellamento dell’ospedale da campo – mentre è attesa a breve la pubblicazione di una lista di laboratori privati dove le aziende possono accedere per far effettuare i test ai propri dipendenti, una white list che garantisce prestazioni utili, sicure, appropriate e confrontabili tra pubblico e privato”.

La coincidenza con la Giornata della Terra porta riflessioni in “un periodo buio che può essere utile per la sostenibilità ambientale, l’aumento della produttività e l’alfabetizzazione digitale” anche se “capisco lo stress: siamo animali rinchiusi in uno zoo, ma vorrei che rimanesse sempre il rispetto per le persone che stanno lavorando così intensamente da non poter quasi dormire. Questi mesi per impegno, fatica e intensità è come se fossero durati anni soprattutto per medici, infermieri, dirigenti sanitari e per i cari delle persone che non ci sono più”.

Venendo nel dettaglio ai dati, accertati alle 12 di mercoledì, in Emilia-Romagna sono 23.434 i casi di positività al Coronavirus, 342 in più rispetto a ieri. Le nuove guarigioni sono 445 (7.146 in totale). test effettuati hanno raggiunto quota 140.874, 5.996 in più rispetto a ieri. In calo i casi positivi attivi: -160 rispetto a ieri (13.084 contro 13.244).

Calano anche le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi: complessivamente arrivano a 8.903, 116 in meno rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 282, stabili rispetto ieri. E diminuiscono quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-81).

Le persone complessivamente guarite salgono a 7.146 (+445): 2.337 “clinicamente guarite, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 4.809 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 57 nuovi decessi: 22 uomini e 35 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.204. I nuovi riguardano 10 residenti nella provincia di Piacenza, 6 in quella di Parma, 11 in quella di Reggio Emilia, 9 in quella di Modena,10 in quella di Bologna (1 nell’imolese), 1 in quella di Ferrara, 1 in provincia di Ravenna, 2 nella provincia di Forlì-Cesena, tutti nelterritorio forlivese), 5 nella provincia di Rimini; 2 decessi di fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.533 a Piacenza (73 in più rispetto a ieri), 2.973 a Parma (64 in più), 4.437 a Reggio Emilia (68 in più), 3.472 a Modena (23 in più), 3.558 a Bologna (51 in più),359 le positività registrate a Imola (1 in più), 833 a Ferrara (28 in più). In Romagna sono complessivamente 4.269 (34 in più), di cui 941 a Ravenna (4 in più), 833 a Forlì (4 in più), 621 a Cesena (4 in più), 1.874 a Rimini (22 in più).

Dispositivi di protezione individuale e materiale sanitario. Dal Dipartimento nazionale, sono pervenuti all’Agenzia 270.000 mascherine chirurgiche, 83.000  mascherine ffp2, 84.000 mascherine monovelo Montrasio, 990 tute protettive, 7 ventilatori polmonari, di cui 2 per terapia intensiva. Si tratta di materiale che verrà dislocato secondo le necessità del sistema sanitario regionale. Quanto alle donazioni, nei giorni scorsi sono arrivate 5.000 mascherine chirurgiche dalla Cina e 690 confezioni di crema per dermatite dal gruppo farmaceutico Menarini.

Volontariato. Martedì 21 aprile sono stati 947 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati nell’emergenza; dall’inizio delle attivazioni del volontariato,sono salite a 29.108 le giornate complessive.

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