Attualità
2 Aprile 2020
I Carabinieri della Centrale Operativa di Ferrara alle prese con richieste assurde e simpatiche si fanno un po' psicologi

Il 112 ai tempi del Coronavirus

di Redazione | 2 min

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“Carabinieri 112, buongiorno, dica” … “buongiorno, mi chiamo … io e la mia fidanzata siamo conviventi, dato che abbiamo un’autovettura piccola volevo sapere come facciamo a stare a un metro di distanza?”

Questo un esempio di alcune delle richieste di informazioni, tra le più simpatiche che sono giunte sul Numero di Pronto Intervento 112, cui i Carabinieri della Centrale Operativa di Ferrara hanno dovuto rispondere in questi tempi di emergenza sanitaria. E i Carabinieri sanno che anche la richiesta più assurda, se viene loro proposta, può avere un significato importante per chi la formula. Un po’ professionisti del settore, un po’ psicologi, i militari addetti alle Centrali Operative dei Carabinieri sanno che non possono, quindi, sottovalutare nessuna telefonata.

Colpisce positivamente l’amore dei proprietari per i loro animali da compagnia e per la loro cura: “Carabinieri 112, buongiorno, dica” … “buongiorno, mi chiamo… ho un gatto e si è allontanato dalla mia abitazione, devo fare l’autocertificazione per andare a recuperarlo? …e cosa ci devo scrivere?” E ancora: “Buongiorno, sono una veterinaria di Ferrara… i miei clienti mi contattano per conoscere le modalità per far fare i bisogni fisiologici ai loro cuccioli, soprattutto all’esterno in mancanza di un’area verde vicina”.

Non è da sottovalutare, ovviamente, neanche l’amore all’interno delle coppie: “Buongiorno, mi chiamo… e chiamo da Ferrara, nel mio palazzo abitano due divorziati e vivono in abitazioni differenti, ma si vedono per il pranzo! Perché io allora non posso incontrare il mio compagno che abita fuori comune?” E ancora: “Carabinieri 112, buongiorno, dica”… “Buongiorno, mi chiamo… sono residente in Puglia, ma per lavoro domicilio a Verona, per il weekend, dal momento che non lavoro, posso raggiungere la mia fidanzata a Ferrara?”.

Non trascurabile, come noto, il momento oramai divenuto “social” della spesa: “Buongiorno, mi chiamo… abito vicino ai tre supermercati più cari di Ferrara, posso andare a far la spesa da uno più economico ma più distante?”

Insomma, è proprio il caso di dirlo, “il 112 ai tempi del coronavirus”.

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