Politica
23 Marzo 2020
Su Facebook la carovana militare da Bergamo alla Certosa. I dem: "Gli altri sindaci non hanno fatto il macabro show". Mosso: "Giocano sul dolore per ottenere visibilità"

L’arrivo delle bare in diretta social, il Pd: “Schifosamente indegno”

di Redazione | 3 min

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“Ma solo io trovo schifosamente indegna una diretta Facebook per una carovana di morti in arrivo a Ferrara?”. Se lo domanda il consigliere comunale Pd Davide Bertolasi, e non è l’unico.

All’indomani dello straziante arrivo in Certosa di 25 bare che contenevano altrettante persone decedute in provincia di Bergamo in seguito all’epidemia di Coronavirus, non mancano le critiche sull’accoglienza riservata dall’amministrazione comunale.

La carovana militare del dolore è stata accolta dall’Inno nazionale. E da una diretta Facebook sulla pagina istituzionale del sindaco Alan Fabbri. “Ho voluto accogliere personalmente a nome dell’amministrazione comunale le salme arrivate da Bergamo. È straziante davvero… immagini che non dimenticheremo facilmente” è stato il messaggio di accompagnamento del primo cittadino, affiancato dal vice Nicola Lodi.

Immagini terribili già di per sé e che vengono amplificate dalla vetrina social. Un gesto considerato irrispettoso e insensibile, per non dire “schifosamente indegno”, da parte di amministratori locali e regionali.

No, no, siamo in tanti” è la replica della consigliera regionale dem Marcella Zappaterra alla domanda sollevata da Bertolasi. “Dice il portavoce che ci hanno pensato tanto prima di…” stuzzica la consigliera comunale Ilaria Baraldi. “Chi prova dolore e rispetto è sconvolto. Perché invece manca un prete? Pietà dolore rispetto e preghiera religiosa e laica” aggiunge Deanna Marescotti. 

Al coro di critiche si aggiungono quelle dell’ex vicesindaco Massimo Maisto – “Anche io caro Davide. Schifosamente indegna sono le parole giuste” – e dell’ex consigliere comunale Luigi Vitellio: “La morte merita rispetto. Ci sono famiglie che non hanno potuto piangere i loro cari e l’amministrazione fa dirette Facebook? Non scherziamo”.

“I sindaci di altre città non hanno fatto il macabro show. Bastava la presenza. Domani lui e il vicesindaco avranno lo stesso una loro foto sui giornali. Era più che sufficiente. Anche le riprese video sono studiate per mantenere l’impostazione di marketing” osserva la consigliera del gruppo misto Anna Ferraresi.

Per non superare i confini provinciali o partitici, basta l’esempio del sindaco leghista di Copparo Fabrizio Pagnoni: “Ci sono momenti, sensazioni, immagini ed emozioni che nella vita non si scordano. Accogliere a Copparo le salme di alcuni cittadini che forse non hanno nemmeno avuto il saluto dei propri cari e contemporaneamente doverli subito lasciare e accompagnare alla cremazione è uno di quelli. Non servono parole… non ne arrivano…”. Non ci sono parole, solo una carrellata di foto. Senza video in diretta. 

Sulla pertinenza o meno della diretta social interviene anche il consigliere comunale del Carroccio Alcide Mosso: “Mentre sindaco e vice sindaco di Ferrara, accogliendo le richieste di un sindaco di centro-sinistra, si sono recati alla Certosa per accogliere in assenza dei famigliari la triste colonna di feretri proveniente da Bergamo, alcuni esponenti della sinistra locale non trovano di meglio che criticare tale dimostrazione di pietà civile e religiosa dovuto ai defunti, specie in questi giorni difficili”.

“Senso di pietà e di rispetto, che – evidentemente – non alberga in tutti gli animi. Spiace veramente che certi personaggi, in assenza di argomenti, per ottenere visibilità siano disposti a giocare sul dolore delle persone. Spiace ancor più che dalle cronache cittadine non si possa desumere la presenza di una rappresentanza religiosa” aggiunge il leghista che rimane “in attesa di una nota al riguardo di mons. Perego”, non pervenuta.

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