Politica
20 Febbraio 2020
Interpellanza dem per "formare le classi prime di entrambi i plessi". Cgil, Cisl e Uil: "Mai avviato il tavolo di confronto"

Caos scuole, Pd e sindacati a Fabbri e Kusiak: “Tutelare le primarie”

di Redazione | 5 min

Leggi anche

Corteo del 25 aprile. La Resistenza vive

Oltre duecento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

Dal premierato alla libertà di stampa. Il 25 Aprile secondo Fabio Anselmo

Riforma del premierato, autonomia differenziata, tentativi di imbavagliare la stampa, aborto, aiuti all'Ucraina e conflitto in Palestina. Sono questi i temi principali su cui Fabio Anselmo, candidato sindaco per il centrosinistra alle elezioni comunali dell'8 e 9 giugno, si sofferma per celebrare la data del 25 aprile

Granchio blu. Mastacchi: “La Regione fa propria la nostra richiesta di un commissario straordinario”

"Finalmente anche la giunta regionale e il mondo dell'agricoltura fanno propria la richiesta che Rete Civica ha avanzato già un mese e mezzo fa, con una interrogazione ad hoc, circa la necessità di nominare un commissario per gestire l’emergenza granchio blu". Così il capogruppo di Rete Civica, Marco Mastacchi, commenta la lettera inviata al ministro Lollobrigida da parte del presidente Coldiretti Ettore Prandini

Tutelare le scuole primarie di Francolino e Malborghetto. La richiesta del comitato dei genitori durante il sit-in davanti alla scuola di Francolino viene messa nero su bianco dal Pd in un’interpellanza presentata al sindaco Alan Fabbri e all’assessore alla Pubblica Istruzione Dorota Kusiak, considerati i “grandi assenti alla manifestazione”.

Mentre il gruppo consiliare al gran completo chiede all’amministrazione di “adoperarsi affinché le classi prime di entrambi i plessi possano essere formate”, oltre a voler conoscere “se ci sia stato un confronto con l’Ufficio VI – Ambito territoriale di Ferrara e quale sia stato l’esito”, la delegazione dem ha aderito alla protesta dei genitori contro la chiusura della classe prima di Francolino.

“Ho subito notato – afferma il consigliere comunale Davide Bertolasi – un grande assente, anzi due: il sindaco e l’assessora alla pubblica istruzione, estremamente propensi a “ruggire” sui social e sui giornali, per poi invece “belare” (o meglio, non presentarsi) davanti ai diretti interessati. Ma alle responsabilità non è possibile sfuggire e pertanto abbiamo presentato un’interpellanza per chiedere conto dell’enorme problema che riguarda due comunità: quella di Francolino e quella di Malborghetto di Boara”.

“Vedere le frazioni di Francolino e Malborghetto contrapposte – prosegue il segretario comunale Nicola Minelli – per accaparrarsi la classe prima non è uno spettacolo costruttivo, la giunta deve farsi carico di salvare entrambe le scuole e con esse tutte le scuole che sopravvivono nelle frazioni, incentivando sia a livello economico che con servizi maggiori chi iscrive il proprio figlio in una scuola delle frazioni. E facendosi carico di studiare con l’Ufficio scolastico provinciale una soluzione che salvaguardi entrambi i plessi”.

“Sono contento – conclude Elia Cusinato, segretario del circolo Pd di Francolino – che il paese abbia preso parte alla mobilitazione. La chiusura di una scuola non è mai un bel segnale per il paese, l’istruzione deve essere al primo posto. Spero che si trovi la soluzione migliore per le famiglie di Francolino e Malborghetto”.

Considerando che il Comune ha competenza anche in merito a “l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione”, intervengono anche i sindacati per segnalare il “confronto mancato sulla riorganizzazione scolastica“.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua denunciano da tempo che la provincia di Ferrara è interessata da “un calo demografico importante, pari ad un 30% in meno circa delle nascite. Questa flessione, che ha iniziato ad interessare la scuola dell’infanzia e primaria già dall’anno scorso e che arriverà negli istituti di scuola secondaria di I° e II° grado nei prossimi anni, va affrontata attraverso un attento riordino degli istituti scolastici e, se le amministrazioni comunali non decideranno di discuterne, verrà ‘subita’ dalle scuole”.

Per questo motivo “abbiamo chiesto in passato all’amministrazione comunale di Ferrara di avviare un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali del comparto per ragionare sulla eventuale riorganizzazione scolastica, convinti del fatto che programmarla per tempo e con cognizione di causa e non intervenendo frettolosamente sull’onda dell’emergenza, sia la modalità più ragionevole per non danneggiare o impoverire offerta formativa, offerta alle famiglie e posti di lavoro. Ahinoi, non è mai stato avviato questo tavolo”.

Hania Cattani, Alessandra Zangheratti e Paolo Accardo aggiungono che, “quale primo passo subito dopo l’insediamento della nuova giunta, abbiamo chiesto all’assessora Dorota Kusiak di conoscere i dati demografici e di avviare quel tavolo di confronto. Siamo ancora in attesa e ci sorprende leggere le dichiarazioni dell’assessora rispetto l’avvio di un’indagine per la conoscenza dei dati. Siamo in evidente ritardo“.

Nella specifica situazione delle scuole di Francolino, Malborghetto e Villanova, i sindacati si dicono “disponibili ad incontrare le comunità locali per parlare della situazione delle scuole affrontando le questioni da punti di vista differenti: importanza della sicurezza per i bambini e il personale che vivono quotidianamente all’interno dei plessi; importanza di un numero adeguato di bambini per classe che consenta una didattica di qualità, innovativa e cooperativa, necessità d riorganizzare nel miglior modo possibile per non perdere docenti e personale Ata che sono i punti di riferimento per gli alunni dal punto di vista della continuità educativa”.

Disponibilità per un incontro anche con la comunità di Buonacompra che proprio in questi giorni si trova alle prese con la chiusura della scuola dell’infanzia del paese. Intanto “abbiamo chiesto un incontro al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Desco, che fin dal suo insediamento si è dimostrato attento alla problematica, per aprire il confronto con tutti gli attori in causa”. 

 Cgil, Cisl e Uil denunciano ancora le “politiche miopi dei governi di centrodestra e di centrosinistra che si sono susseguiti nel tempo e che imperterriti non hanno mai cambiato direzione, smantellando poco alla volta il sistema istruzione nel suo complesso, a partire dalla politica degli organici (e quindi, ad esempio, del rapporto numerico alunni/docenti e alunni/classi) che oggi nello specifico vede esplodere queste situazioni, fino a tute le altre questioni aperte e non risolte (reclutamento, stabilizzazione, abilitazioni, dignità del lavoro, contratto) che ci porteranno allo sciopero generale del comparto del 6 marzo“.

“Occorre abbandonare visioni miopi e di corto respiro, realizzando politiche di accoglienza e di “apertura dei porti” e politiche per il lavoro nel Paese e nel nostro territorio – è l’ultimo appello di Cattani, Zangheratti e Accardo -. Il Patto per il Lavoro è uno degli strumenti che abbiamo a disposizione, ma serve andare oltre e chiedere non solo un lavoro, ma un Buon Lavoro che passa necessariamente attraverso una istruzione di qualità, attraverso la cultura e la conoscenza”. 

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com