Politica
16 Gennaio 2020
Accolte le richieste della raccolta firme lanciata dai sindacati. Il sindaco: "Problemi di oggi causati da un approccio sbagliato della vecchia giunta"

Fabbri dà l’ok alla nuova biblioteca: sarà pronta entro il 2024

di Ruggero Veronese | 4 min

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da sx: Angela Occhi, Leonardo Uba (Uil), Corrado Oddi (Cgil), Francesco Bertelli (Cisl)

Potrebbero volerci quattro anni – l’intera durata del mandato della nuova giunta – ma alla fine la nuova biblioteca nella zona sud di Ferrara vedrà finalmente la luce. Il sindaco Alan Fabbri e l’assessore alla cultura Marco Gulinelli hanno infatti accolto positivamente le richieste di nuovi investimenti e assunzioni contenute nella raccolta firme sottoscritta da 2mila persone e lanciata dai sindacati per la funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, che già dall’estate scorsa avevano lanciato l’allarme rosso sulle “condizioni critiche” del sistema bibliotecario ferrarese.

Un allarme dovuto non solo all’annullamento del progetto di una biblioteca all’ex Palaspecchi (sostituita dalla nuova giunta con i locali aggiuntivi per la polizia municipale), ma anche al drastico calo del personale causato dal mancato ricambio di chi raggiunge la pensione. Un calo che proprio in questi giorni ha fatto sentire i suoi primi effetti a livello di tenuta del servizio, con la biblioteca Rodari rimasta chiusa per motivi di salute di una delle sue uniche due addette.

Per porre rimedio a questa situazione i sindacati hanno raccolto le richieste dei lavoratori del servizio bibliotecario ferrarese, presentando a Fabbri tre richieste: la realizzazione di una nuova biblioteca nella parte sud di Ferrara (anche in virtù del maggior numero di studenti in zona dopo l’apertura dello studentato all’ex Palaspecchi), il ricambio dei lavoratori in pensione e l’apertura di un dibattito pubblico sul futuro delle biblioteche a Ferrara.

Durante l’incontro in Comune di mercoledì mattina (15 gennaio) coi sindacati, la giunta ha accolto queste richieste, pur senza definire tempi e scadenze. “Il sindaco si è preso un impegno al termine della discussione – è il resoconto in conferenza stampa di Corrado Oddi (Cgil) -, affermando che anche l’amministrazione condivide l’esigenza di una nuova biblioteca. Ci ha detto che quest’anno effettueranno uno studio di fattibilità, anche per capire se la biblioteca andrà in un nuovo edificio o recuperandone uno esistente, per poi realizzare la biblioteca nel triennio 2021-2024, entro la fine del mandato”.

Riguardo alle nuove assunzioni invece “ci è stato confermato – spiega Francesco Bertelli (Cisl) – che verranno avviati due concorsi pubblici per istruttore culturale e istruttore direttivo culturale, per tre posti disponibili, e che verrà avviata una mobilità interna per coprire due posizioni amministrative, che serviranno a coprire i pensionamenti nel biennio 2019 – 2020”. Fabbri ha poi accolto anche il terzo punto sulla necessità di avviare un dibattito condiviso sul sistema bibliotecario, che secondo i sindacati ha bisogno di un corposo rinnovamento, anche se vista la natura della richiesta è più difficile definire con precisione tempi, modi e scadenze di questo impegno.

Resta da capire se per sindacati e firmatari della petizione il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto: perché se da un lato Fabbri ha aperto a un nuovo e corposo investimenti futuri, dall’altro è molto probabile che almeno per i prossimi quattro anni – in pratica la durata di un intero ciclo di studi universitari – studenti e cittadini non potranno goderne i frutti. “Ovviamente per noi prima si fa e meglio è – afferma Oddi -, ma intanto giudichiamo importante l’impegno del sindaco. Sarebbe un peccato se venisse realizzato all’ultimo momento, ma se il tempo servirà a realizzare un fiore all’occhiello per Ferrara allora possiamo aspettare”.

Le dichiarazioni del sindaco Fabbri. Dopo l’incontro coi sindacati anche il sindaco Alan Fabbri ha fatto pervenire alle redazioni le proprie dichiarazioni, confermando gli impegni, le assunzioni e le tempistiche anticipate dai sindacati (“entro la fine del mandato”) e tirando qualche ‘frecciata’ al Partito Democratico per la precedente gestione e le attuali polemiche sul sistema bibliotecario. “Una nuova biblioteca, moderna e concepita secondo parametri e visioni più ampie, sarà un passo avanti per Ferrara che su questo tema è rimasta indietro, come dimostrano anche i numeri degli utenti che, secondo i dati forniti dagli uffici superano di poco le 10.000 unità. Anche in questo caso ci troviamo ad affrontare un sistema che presenta notevoli mancanze a causa della trascuratezza che l’amministrazione Pd ha riservato al settore. Oggi, i vecchi amministratori, attaccano senza rendersi conto che quello che indicano è il risultato del loro approccio sbagliato ad un tema che deve essere inserito in una evoluzione complessiva della città”.

Secondo Fabbri, “tutti sanno quanto sia pretestuoso e strumentale parlare della millantata biblioteca alle Corti di Medoro che il Pd millantava di voler realizzare, peraltro all’interno di una caserma, ma senza mettere a bilancio nemmeno un euro per l’arredo per i libri per il personale. La nuova biblioteca di Ferrara invece la realizzeremo noi, e guarderà al futuro. È questa la differenza tra il Pd e la Lega alla guida della città: noi agiamo concretamente, non semplicemente per sbandierare principi, ma puntando concretamente a migliorare il futuro. Per esempio guardando ai Fondi Europei per la realizzazione di un progetto articolato o ad una eventuale collaborazione con l’Università che cercheremo di coinvolgere nella progettazione dell’idea”.

“Nessuno ha l’intenzione di sminuire l’importanza di questo settore – conclude Fabbri – ma la strumentalizzazione politica che ne fa il Pd agitando un inutile spauracchio sulla chiusura delle biblioteche non fa bene a nessuno, soprattutto non a chi vuole rendere la nostra città sempre migliore”.

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