Sgarbi vuole portare i conti in procura? Che faccia pure, poi vedremo il costo della spesa pubblica. È tranciante Ilaria Baraldi nella sua replica a Vittorio Sgarbi che ha avanzato l’ipotesi di concussione per i costi della mostra su De Nittis in corso a palazzo dei Diamanti.

“Sono dichiarazioni pesanti, lanciate dopo la mia interrogazione sulla visita notturna al Diamanti – spiega la consigliera comunale Pd -. Un’interrogazione che, a detta di Sgarbi, avrei presentato per ragioni personali non meglio specificate quando invece rappresenta uno strumento politico a disposizione dei consiglieri per svolgere il proprio lavoro di controllo attraverso opinioni legittime su fatti politicamente rilevanti”.

“Non dubito che stesse controllando l’allestimento della mostra – riprende Baraldi – ma non capisco perché farlo nottetempo e soprattutto perché consigliare all’assessore Gulinelli di non rispondere all’interrogazione. È obbligatorio fornire una risposta entro 30 giorni e Sgarbi, che è parlamentare e sindaco, dovrebbe saperlo bene. Invece gli mancano i fondamentali”.

E sull’accusa di aver “ostacolato il suo lavoro” e di essere una “depensante”? “È un neologismo nuovo, per quello che dice si qualifica da solo”.

Un’invettiva che non risparmia Aldo Modonesi che, per “sentirsi meno depensante”, ha approfittato della pausa pranzo per visitare la mostra “De Nittis e la rivoluzione dello sguardo”.

“Ci sono stato, come ho sempre fatto in questi anni, in orario di apertura e pagando il mio biglietto – racconta il capogruppo dem sui social -. E ho trovato la mostra molto bella, con un ottimo percorso e allestimento. Una mostra da visitare e da promuovere (ecco… non proprio con la pubblicità che in questi giorni chi oggi presiede Ferrara Arte sta facendo)”.

“In questi ultimi 10 anni di gestione “depensante” di Ferrara Arte – ripercorre Modonesi – sono state allestite 16 mostre (più 2 in Castello), che sono state visitate da oltre 1,2 milioni di persone. Il tutto con un Palazzo dei Diamanti colpito duramente dal sisma (ricordate la mostra di Sorolla chiusa prima del previsto) e interessato per anni da lavori che ne hanno limitato la fruibilità. Il tutto organizzato sempre con il pieno rispetto dei conti economici e con la volontà di mantenere alto il profilo del Palazzo dei Diamanti nel panorama espositivo nazionale”.

“Il tutto senza mai trascendere, minacciare querele o esposti, schernire persone. Ma anche questo è nello stile dei “depensanti”” chiosa il consigliere Pd che allora “augura alla città, che in questi anni ha goduto culturalmente ed economicamente delle grandi mostre organizzate da Ferrara Arte, che la nuova presidenza possa essere “depensante” almeno come quella passata”.