Per Ilaria Baraldi (Pd) si è trattato di una visita quantomeno originale per modi e tempi, per l’assessore Marco Gulinelli l’accesso a tarda notte a Palazzo dei Diamanti insieme a Vittorio Sgarbi è stato solo lavoro.
Fatto sta che la visita dell’assessore e del presidente di Ferrara Arte alla mostra “De Nittis e la rivoluzione dello sguardo” avvenuta verso l’1 e 30 della notte di un giorno di fine novembre (non c’è accordo neppure sulla data) è oggetto di una interrogazione da parte della consigliera comunale di opposizione.
Baraldi chiede al sindaco“di quantificare quali costi abbia avuto l’ingresso notturno; se sia stata fatta una valutazione di sicurezza prima di tale accesso e se l’assicurazione copra un incidente o un episodio delittuoso e chi ne risponderebbe” e poi “quali siano, se sono note, le ragioni che hanno indotto l’assessore alla Cultura e il presidente di Ferrara Arte a tale inusuale visita” e, infine, “se si intenda utilizzare i beni monumentali di Ferrara come delizie per il tempo libero della corte di chi, per ruolo, vi ha accesso privilegiato”.
Dicevamo delle date. Secondo Baraldi (e la segnalazione da lei ricevuta da un cittadino) la visita sarebbe stata effettuata nella notte tra il 29 novembre e il 1° dicembre, prima dunque dell’inaugurazione. Per l’assessore Gulinelli, contattato da Estense.com, la data è sbagliata, perché l’accesso sarebbe avvenuto prima della conferenza di presentazione (quindi probabilmente la notte precedente a quella indicata dalla consigliera).
In ogni caso, spiega l’assessore (che ovviamente si riserva di dare una risposta formale compiuta e dettagliata all’interrogazione), “la visita non è stata improvvisata, parliamo di un deputato della Repubblica e presidente di Ferrara Arte che voleva vedere la mostra prima di presentarla. Abbiamo avvisato il sistema di Ferrara Arte, non è che siamo entrati con le chiavi, c’era il custode, la guardia giurata e siamo stati dentro un’oretta. Si stava lavorando”, conclude Gulinelli.
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