Arriva un doppio attacco ad Alan Fabbri sulla sanità. Da una parte i sindacati Cigl, Cisl e Uil, dall’altra dieci sindaci della provincia. Il tutto perché il sindaco di Ferrara non ha ancora convocato la Conferenza territoriale socio sanitaria da lui presieduta, trovando però il tempo di avanzare le proprie proposte sull’assetto sanitario provinciale tramite comunicazione alla stampa.
L’intervento più duro è quello dei sindacati che, tramite una nota congiunta dei segretari generali Cristiano Zagatti (Cgil), Bruna Barberis (Cisl) e Massimo Zanirato (Uil), affermano senza mezzi termini che “è fumo negli occhi parlare oggi di un’unica direzione tra le due aziende”. Anche perché il progetto esiste già da diverso tempo. Ma è il modo in cui è arrivata la proposta a costituire uno dei punti più aspramente criticati dalle organizzazioni sindacali: “Le proposte si avanzano in Conferenza Territoriale Socio Sanitaria non unicamente a mezzo stampa. Diversamente non ce ne sono, e Fabbri mette in atto un misero e goffo tentativo comunicativo per non assumersi le responsabilità che porta – attaccano i segretari -. È politicamente ingannevole utilizzare la sanità in chiave elettoralistica. È istituzionalmente irresponsabile non convocare la Ctss”.
I sindacati ricordano che l’unificazione è un percorso da tempo approvato e iniziato e nel caso in cui si ritenga che il percorso sia da cestinare, “si avanzi in Ctss un’altra progettualità, realizzabile con le regole date perché oggi un’unica direzione semplicemente non è possibile. Non si abusi dell’intelligenza delle persone”.
Una posizione in parte simile a quella dei dieci sindaci, quelli di Portomaggiore, Argenta, Comacchio, Mesola, Vigarano, Tresignana, Ostellato, Goro, Riva del Po e Codigoro, che ricordano di aver chiesto “al presidente della Ctss e ai due direttori oramai più di un mese e mezzo fa un incontro per iniziare a discutere delle rivisitazione-riscrittura dell’accordo quadro che regge la sanità ferrarese”, si legge in una nota congiunta. “Ad oggi – proseguono – non abbiamo avuto grandi risposte, nemmeno dal presidente Alan Fabbri, a parte avere una data, quella del 16 dicembre, che però ancora non è ancora stata confermata. Nel frattempo però osserviamo con stupore che il tempo per discutere di sanità lo si trova, ma sulla stampa”.
“È comprensibile che la campagna elettorale alle porte condizioni il dibattito politico – attaccano -, ma da sindaci non possiamo non constatare che questo approccio non è quello che risolve o cerca di risolvere problemi. E davvero ci sorprende vedere colleghi (che solitamente, peraltro, non partecipano in prima persona alla Conferenza) approcciare un tema così delicato e complesso in questo modo”.
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