Economia e Lavoro
26 Novembre 2019
Il presidente Confagricoltura Vertuani: «Bisogna procedere immediatamente con lo stato di calamità»

Un’annata difficile fa da cornice alla terza edizione di Futurpera

di Redazione | 3 min

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Gianluca Vertuani

«La settimana di Futurpera, la fiera internazionale dedicata alla valorizzazione della filiera di quello che è il prodotto tipico per eccellenza del territorio ferrarese, si apre con molta preoccupazione e tanta tristezza, per un’annata che ha rappresentato il punto più basso per la nostra pericoltura». Ad affermarlo è Gianluca Vertuani, presidente di Confagricoltura Ferrara.

«Qualche risposta alle nostre richieste sta arrivando – prosegue Vertuani -: il ministro Bellanova ha stanziato 80 milioni di euro ed è impegnato ad individuare altre risorse per ristorare le aziende colpite dal flagello di cimice e maculatura bruna, a breve dovrebbero essere sospesi i pagamenti delle rate dei mutui per le aziende colpite, la sperimentazione sulla Vespa Samurai ha avuto un’accelerazione ed a primavera avremo i primi lanci dell’insetto antagonista per eccellenza della cimice asiatica, la Regione ha stanziato risorse per favorire l’accesso al credito e per la ricerca, è in procinto di varare un piano straordinario di assistenza tecnica sul problema della maculatura bruna, mentre è in arrivo un nuovo bando per la realizzazione di reti antigrandine ed antinsetto con contributo elevato all’80%.

Nel frattempo le aziende colpite dalla siccità del 2017 potranno finalmente beneficiare degli sgravi contributivi sulla rata di dicembre della manodopera e su quella di gennaio di Cd e Iap, un importante ristoro per le tante aziende in difficoltà. Ma tutto questo non è sufficiente, perché ci vorranno anni perché la vespa samurai possa limitare le popolazioni di cimici e perché la deriva ambientalista che sta travolgendo il settore agricolo non si arresta, quindi saranno sempre meno i principi attivi a disposizione dei produttori e questo non consentirà di avere armi efficaci per contrastare le fitopatie, quelle in atto e quelle che ancora arriveranno».

«Poi c’è il mercato – continua il presidente – che continua a deprezzare i prodotti agricoli mettendo in difficoltà intere filiere. Ma qualcosa sta succedendo: le manifestazioni delle scorse settimane in Olanda, Danimarca, Germania, Francia ed ora anche in Spagna, con centinaia di migliaia di agricoltori che manifestano la propria frustrazione per molte delle stesse problematiche che affliggono anche noi, è la testimonianza che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nelle politiche agricole comunitarie, che si deve necessariamente agire con tempestività se non si vuole che pezzi importanti del settore agricolo comunitario cessino di esistere. Tra queste la frutticoltura ferrarese, in primis la coltivazione della pera, con tante aziende che rischiano di scomparire, con conseguenti perdite di posti di lavoro ed impoverimento delle nostre comunità».

«E allora bisogna procedere immediatamente con lo stato di calamità, accelerando le procedure affinché non si debbano attendere due anni (come è accaduto con la siccità 2017) per poter accedere agli sgravi, e andando a finanziare adeguatamente il fondo di solidarietà. Queste aziende – conclude il presidente di Confagricoltura Ferrara – hanno bisogno di aiuti concreti, ne hanno bisogno subito, prima che sia troppo tardi».

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