Il carcere di via Arginone
La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d’assise d’appello che aveva quasi dimezzato la condanna all’omicida di Olga Matei, il 57enne Michele Castaldo, detenuto nel carcere di Ferrara, dove nello scorso mese di marzo tentò il suicidio.
Castaldo era stato condannato in primo grado a 30 anni di reclusione per aver strangolato la sua ex compagna a Riccione, il 5 ottobre del 2016. In appello gli era stata in sostanza dimezzata la pena, passata a 16 anni, grazie al riconoscimento della attenuanti per aver agito a causa di una “tempesta emotiva” causata dal vissuto dell’uomo, generando non poche polemiche.
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla procura generale, annullando con rinvio limitatamente al riconoscimento della attenuanti generiche, che i giudici d’appello avevano considerato equivalenti alle aggravanti.
Castaldo aveva tentato il suicidio ingerendo delle sostanze tossiche, inviando prima una lettera al suo legale annunciando la volontà di farla finita e con la richiesta di spargere in mare le ceneri.
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