Spal
5 Novembre 2019
Nel post-partita ha parlato anche mister Semplici: "I ragazzi hanno fatto il massimo che potevano fare in questo momento"

Spal. Mattioli: “Ci vogliamo salvare. Necessario un esame di coscienza”

di Redazione | 4 min

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Davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, nonostante il meteo ed un campionato di grande sofferenza, i biancoazzurri battono il Pineto trovando la terza gioia consecutiva e soprattutto la salvezza aritmetica.

Spal, c’è il Pineto tra i biancazzurri e la salvezza

Chiudere il discorso salvezza, con un occhio puntato anche ai risultati delle altre. Nella gara di oggi contro il Pineto, l’ultima di campionato al “Mazza”, la Spal vuole chiudere bene la stagione davanti al proprio pubblico prima della trasferta di Olbia: la vittoria contro gli abruzzesi garantirebbe agli estensi la salvezza matematica

Il presidente Mattioli (foto di Alessandro Castaldi – Archivio)

di Davide Soattin

Notte fonda in casa Spal. La Sampdoria passa a Ferrara e spedisce i biancazzurri in fondo alla classifica in compagnia del Brescia, che però deve ancora recuperare una partita.

“La sconfitta – ha esordito in conferenza stampa Leonardo Semplici – è l’unica cosa che conta. Analizzare la partita ora mi sembra davvero superfluo, anche se posso solo fare i complimenti ai ragazzi. Hanno fatto il massimo che in questo momento potevano fare. Già pareggiare la partita era una cosa che non mi sarebbe andata molto a genio, perdere dispiace enormemente. Le uniche occasioni che abbiamo subito sono nate da errori nostri. Quello che stiamo facendo ora evidentemente non è abbastanza sufficiente per arrivare ai risultati”.

Il tecnico fiorentino ha poi concluso: “Bisognerà partire dall’unità, dalla volontà di migliorarsi e dal lavoro. Sapevamo dall’inizio che questa stagione sarebbe stata durissima, anche se qualcuno magari non se ne rendeva conto. Dovremo stare vicini ai ragazzi e far si che il risultato di questa sera venga preso per migliorarsi, credendo in quello che facciamo. I margini per migliorare ci sono, ma necessitano di una smossa per mettere a segno i risultati”.

“Oggi – ha sottolineato il presidente Walter Mattioli – non meritavamo di perdere, perché la Sampdoria non ha fatto nulla per vincere. A mio avviso, undici partite e otto sconfitte sono tante per una squadra che non dimostra di valere questo. Ma se vogliamo vincere, dobbiamo giocare con uno spirito diverso. Tutti ci dobbiamo fare un esame di coscienza. La differenza la vedo nelle altre squadre che sono appena salite e lottano per salvarsi, mostrando un atteggiamento diverso dal nostro. Ad esempio, se sono Igor lì il difensore non passa, lo attacco al field box e finisce zero a zero”.

E ancora: “Ci vogliamo salvare e tornare il prossimo anno a fare la Serie A. Questo l’obiettivo di noi dirigenti, ci batteremo e inventeremo qualcosa, ma dovrà essere così. Nessuno di noi vuole retrocedere e fare un passo indietro, a costo di mettere i ragazzi dentro a una stanza e tenerli lì quaranta giorni. Capisco anche la delusione del pubblico, che è fatto di tifosi come me, perché ti casca il mondo addosso. Ma so anche che hanno talmente tanto amore nei confronti della squadra e dei ragazzi. Alla fine passerà anche questo e sono convinto che saranno numerosi a sostenerci nelle prossime partite perché deve essere così”.

Deluso il patron Francesco Colombarini: “Questa è una sconfitta che pesa più di qualsiasi altra, visto che non ce l’aspettavamo. Abbiamo subito quel gol e non siamo riusciti a segnare. Andare sul mercato? Per carità, questa squadra è sempre stata in Serie B e in C e lì potrà anche tornare. Non è mica un obbligo restare in A (ride e lo dice con il suo solito sarcasmo, ndr). Siamo coscienti che sarà difficile salvarsi, poi se ci si riesce bene sennò amen. Semplici comunque rimarrà sicuramente alla guida della Spal fino alla fine dell’anno, c’è tranquillità sotto questo aspetto”.

“La situazione di classifica – ha aggiunto Simone Colombarini – non è delle migliori e non ce l’aspettavamo a questo punto della stagione. Quando si fanno così pochi punti, la preoccupazione c’è. Speravamo in un risultato diverso, ma è arrivata una brutta e immeritata sconfitta. Oggi purtroppo siamo ultimi e lo sapevo che contro la Sampdoria non sarebbe stato facile. Abbiamo fatto il nostro gioco, ma non è bastato. A gennaio mancano ancora due mesi, quindi quello che si potrà fare con i nostri mezzi lo si farà per migliorare la rosa e mettere nelle mani del mister un gruppo più competitivo possibile, anche se penso che la formazione odierna abbia tutti i requisiti per centrare l’obiettivo”.

A portare la voce della squadra infine, Sergio Floccari: “Dispiace perché avevamo fatto una buona gara, ma stiamo pagando a caro prezzo i nostri errori. Per esempio, ci sono delle situazioni in cui ci rilassiamo troppo. La cosa peggiore, che però non accadrà, è quella di deprimersi. Dobbiamo essere lucidi a capire che mancano ancora tante partite e punti a disposizione. Servirà continuità nelle prestazioni e nell’attenzione in campo, sennò diventerà difficile. Il tutto a testa alta, per riprendere con lo spirito giusto. I fischi dei tifosi? Come squadra è giusto che ci prendiamo le nostre responsabilità, anche se siamo una squadra che si impegna e mette tutto in campo. Ora ci dobbiamo concentrare su di noi, consapevoli che possiamo fare molto di più”.

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