“Ferrara, al pari di altre città della nostra Regione, ha un fiorente mercato di vendita di droga. E questo mercato si contrasta con interventi come questo, pensati e portati avanti nel tempo, fatti con servizi di agenti sotto copertura, intercettazioni, telecamere nascoste, con più forze dell’ordine e non con meno panchine”. È il commento del consigliere comunale del Pd Aldo Modonesi dopo gli arresti effettuati dalla polizia nell’operazione “Wall Street”.

Modonesi loda “il grande e importante lavoro fatto dalla forze dell’ordine alle quali va, una volta di più, il mio ringraziamento” e ricorda che parlare di ‘mafia nigeriana’, in questo contesto, non fosse corretto, “il che naturalmente non vuol dire che non ci sia una rete dedita allo spaccio”.

A tal proposito l’ex assessore osserva che “l’interpellanza che quasi un anno fa, nel novembre 2018, la senatrice Paola Boldrini aveva fatto per sapere dall’allora Ministro Salvini se era vera la presenza di mafia nigeriana a Ferrara non ha mai dal Ministro avuto risposta… Anche se Salvini nei comizi fatti a Ferrara di mafia nigeriana ne ha parlato abbondantemente”.

Infine, Modonesi si leva qualche sassolino dalla scarpa sostenendo che “l’arresto di uno dei presunti capi dello spaccio è effettivamente avvenuto in via Ricostruzione 88 a Pontelagoscuro nel famoso appartamento dell’ex consigliere Rendine. L’appartamento che già nei mesi scorsi, anche a seguito di segnalazioni di cittadini e di nostre interrogazioni, era stato oggetto di altre operazioni di polizia”.