Attualità
13 Ottobre 2019
Question time del consigliere pentastellato Tommaso Mantovani

L’Università popolare rischia di chiudere

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Ferrara scende in piazza per il clima: “Serve un’immediata inversione di rotta”

Venerdì 14 novembre, alle ore 16, piazza della Cattedrale a Ferrara ospiterà un presidio promosso da Rete Giustizia Climatica Ferrara, Fridays for Future, Extinction Rebellion, Legambiente, Arci, Cgil e Rete Studenti Medi, in concomitanza con la trentesima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite (Cop30), che si tiene a Belém, in Brasile

Aula a Kirk. Interviene Unife: “Solo una proposta del Consiglio degli studenti”

L'Università di Ferrara non ha intitolato nessuna aula al suprematista bianco Charlie Kirk. Al momento c'è solo una proposta (votata a maggioranza) del Consiglio degli studenti lanciata da Azione universitaria. Di fronte al diffondersi di notizie errata, l'ateneo estense tenta di spiegare i vari passaggi che la proposta degli studenti di destra dovrebbe affrontare prima di realizzarsi

Ferrara sul tetto d’Europa: sarà Città Europea dello Sport 2027

Ora è ufficiale. Ferrara è stata nominata Città Europea dello Sport 2027. Ieri (10 novembre, ndr) a Roma, nel cuore del Foro Italico dove ha sede il Coni, Aces Europe ha ufficialmente designato la città estense, consegnando nelle mani dell'assessore allo Sport Francesco Carità la prestigiosa investitura

Ultraleggero precipitato, la Procura apre un’indagine

La Procura di Ferrara ha aperto un'inchiesta per il tragico incidente aereo in cui è morto il 66enne ferrarese Fausto Barone, precipitato - sabato scorso (8 novembre) - col proprio ultraleggero in un campo coltivato ai lati di via Palmirano, tra Gaibanella e Aguscello

Nell’era della giunta Fabbri, dopo la decisione di non aprire la biblioteca nelle Corti di Medoro, adesso si rischia di depauperare ulteriormente il quartiere sud della città.

C’è infatti il rischio che possa chiudere l’Università popolare che ha sede presso l’istituto comprensivo “F. De Pisis” di viale Krasnodar, i cui servizi di gestione sono organizzati dal Comune di Ferrara.

Il timore è contenuto nel question time che il consigliere pentastellato Tommaso Mantovani ha sottoposto alla giunta per discuterlo nel corso del prossimo consiglio comunale. 

Il consigliere del M5S fa presente che “le periferie urbane rappresentano spesso i luoghi di maggiore concentrazione della popolazione cittadina, con maggiori criticità dovute a fenomeni di mobilità lavorativa o di immigrazione e conseguenti fragilità di natura socio-economica”. E ricorda che durante la commissione consiliare del 7 ottobre, si è parlato di come a Ferrara un’esperienza come quella della biblioteca “G. Bassani” del quartiere Barco, inaugurata nel nuovo edificio nel 2002, “costituisca con la sua attività un eccellente luogo di aggregazione e di riferimento culturale per la città intera, ma in particolar modo per la popolazione del quartiere e di quelli limitrofi”.

Se si considera quindi che il quartiere di via Bologna risulta essere il più popoloso della città, con 25613 abitanti (al 31/12/2018) e che “tale popolazione è destinata ad aumentare, con l’afflusso di inquilini e proprietari al nuovo complesso delle Corti di Medoro di via Beethoven, comprendente uno studentato con 123 posti-letto e 223 alloggi in social housing, di consegna imminente”, ecco che l’Università popolare “rientra in una visione sinergica di polo di riferimento e rivitalizzazione culturale per tutto il quartiere, insieme ad altre esperienze, in essere o previste, con investimenti sul sociale e sulla solidarietà, come la biblioteca G. Rodari e l’associazione “Viale K”, presenti nello stesso edificio o nelle immediate vicinanze”.

E le attività dell’Università popolare “fungono ormai da cinque anni da luogo di aggregazione per circa 300-400 persone ogni anno accademico, del quartiere e non, con un’offerta formativa di 15-20 corsi, a prezzi volutamente popolari”.

Le attività si tengono in orario serale, con un contratto annuale con la dirigenza scolastica di 500 euro. A questo punto il consigliere chiede come la giunta comunale “intenda intervenire ed ovviare alle criticità emerse nei rapporti tra l’associazione e la dirigenza dell’istituto ospitante, anche di natura economica, per garantire continuità alla funzione di luogo di aggregazione e di riferimento culturale per tutto il quartiere di v. Bologna, grazie alle attività didattiche ivi tenute”.

“Il quartiere più popoloso della città – commenta Mantovani – finirebbe per perdere uno dei pochi riferimenti culturali che possiede. Dopo 5 anni di attività, non vorremmo che chiudesse un luogo di aggregazione e di formazione culturale destinato agli adulti e ai lavoratori, con corsi accessibili a tutti”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com