Politica
8 Ottobre 2019
Nuova interpellanza sulla regolarità della demolizione. Il vicesindaco Lodi su Facebook: “Commissione d'inchiesta su quello che il Pd vole tenere sotto il tappeto”

‘Ruspa-show’ al campo nomadi, il Pd chiede le carte

di Redazione | 3 min

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Quali sono le basi normative e le procedure amministrative su cui si sono poggiate le operazioni di demolizione portate avanti il 2 ottobre al campo nomadi? Chi erano i responsabili del “cantiere-non cantiere”? Chi ha condotto la trattativa con l’azienda per eseguire i lavori? Qual è il nome della generosa impresa amica? Perché non è stata fatta una procedura trasparente e pubblica? E dove sono i documenti?”

È una lunga sfilza di domande quella che il Pd sottopone al sindaco di Ferrara Alan Fabbri con la terza interpellanza in meno di una settimana sulla demolizione-show operata dal vicesindaco Nicola Lodi.

A firmarla sono di nuovo Aldo Modonesi, Ilaria Baraldi, Davide Bertolasi, Francesco Colaiacovo, Deanna Marescotti e Simone Merli, ovvero “i ragazzi”, come li ha apostrofati ‘Naomo’ nel suo video su Facebook in cui, dal suo ufficio in Municipio, rispondeva dicendo che era tutto in regola (secondo lui) alla prima interpellanza sul tema. E anche su questo i consiglieri comunali di opposizione chiedono al sindaco se ritenga i toni usati dal suo vice corretti istituzionalmente.

Ma il succo sta di nuovo nel cercare chiarezza sull’atto dimostrativo del 2 ottobre, “visto che dalle parole pronunciate dal Vicesindaco non è chiaro se e come le attività fossero o meno autorizzate e da chi e sulla base di quali atti”, scrivono i consiglieri del Pd che vorrebbero sapere “in quale atto amministrativo fossero previste le opere di demolizione, e se queste si siano svolte nel pieno rispetto della normativa vigente, chi fossero il Rup, il Direttore dei lavori, il Responsabile del cantiere e il Responsabile della sicurezza, e quale fosse, da chi fosse redatto e chi fosse il responsabile del rispetto del Piano di sicurezza”. Su questo punto, lo stesso Lodi ha mostrato su Facebook la foto di un foglio con scritto “Sgombero campo nomadi di via delle bonifiche (FE) – Piano operativo della sicurezza”, annunciando una commissione a breve e anche l’istituzione di “commissione d’inchiesta su quello che il Pd continua a voler tenere sotto il tappeto”.

Il Pd, ancora, basandosi su quanto affermato da Lodi, chiede di sapere chi abbia contattato l’azienda che si è occupata di effettuare gratis le demolizioni, a quale titolo lo abbia fatto, chi ha autorizzato i lavori e di conoscere “per una questione di trasparenza” il nominativo della ditta e le motivazioni che hanno portato a questa ‘donazione’”.

E poi, perché non è stata fata una selezione tramite una procedura trasparente e pubblica “così come previsto dalla normativa (e non dalla volontà del Pd), normativa che tra l’altro nel caso di esecuzione di ordinanze contingibili e urgenti consente procedure di aggiudicazione semplificate e rapide”? E, infine, dove stava l’urgenza usata come giustificazione dal vicesindaco “visto che le operazioni di chiusura del Campo sosta di via delle Bonifiche sono iniziate due mesi fa e che c’era quindi tutto il tempo sufficiente per programmare nel pieno rispetto di norme e regolamenti anche le opere di demolizione”?

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