(foto di Alessandro Castaldi)
di Clelia Antolini
Un regalo più che gradito, quello che il Salone Internazionale del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali ha fatto alla città di Ferrara, in collaborazione con il dipartimento di Architettura dell’Università cittadina: una Sala Estensa ricolma per ammirare il noto violinista Uto Ughi, accompagnato dal pianoforte del Maestro Alessandro Specchi.
Il concerto rientra nel progetto Teatr’In Musica, ideato e curato da Letizia Caselli, volto all’analisi e alla sensibilizzazione nei confronti della complessa situazione di stallo che caratterizza tanti teatri nazionali, chiusi per inutilizzo o per mancata manutenzione.
“Sembra incredibile che i celebri Teatri all’Italiana, già noti dal ‘600, che hanno costituito un modello architettonico internazionale, siano malati. Molti, troppi”, recita l’introduzione della Caselli. Il grande violinista non è rimasto indifferente davanti alle difficoltà del nostro patrimonio culturale e ha scelto di sposare la causa del progetto in prima persona, con il desiderio di innescare una reazione a catena che porti tanti altri artisti ad esporsi nella medesima direzione.
Con il suo Stradivari del 1701, denominato Kreutzer, Uto Ughi ha deliziato il pubblico con la Ciaccona di Tommaso Vitali, a differenza di quella in re minore per violino solo di Bach, prevista dal programma di sala. “La Ciaccona è una composizione a forma di danza – racconta Ughi -, una danza lenta, con un tema susseguito da diverse variazioni”. Da Vitali a Ludwig Van Beethoven con una sonata per violino e pianoforte, per poi chiudere con un Rondo capriccioso di Camille Saint-Saens e una fantasia sul tema della Carmen di Pablo de Sarasate.
Il progetto Teatr’In Musica ha promosso anche un’importante conferenza presso la fiera, grandi e “piccoli” teatri: teatri chiusi, feriti, risorti, complessi, nell’ambito del Salone, ed il recital Una voce per i teatri, presentato dal principe Giovanni Alliata di Montereale.
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