Faccio il sovversivo
13 Settembre 2019

Chi non vive per servire, non serve per vivere

di Faccio | 3 min

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Il nostro pianeta entro il 2050 arriverà ad avere circa 10 miliardi di persone, i luoghi dove poter abitare per sopravvivere si saranno ridotti della metà.

Pensiamo che i confini siano ancora gestibili di fronte ad un simile evento???

Cosa faremo?? Respingeremo tutti con i mitra e le bombe in mano??

Il problema va capito e affrontato sin da oggi.

Chiudere le frontiere non servirà a niente, è una semplice toppa su un tessuto che non tiene più.

Quando la pressione ai confini delle nazioni diventerà insopportabile avremo una esplosione di caos senza più poterlo controllare.

Faccio un esempio simbolico.

Facciamo finta di essere seduti a tavola mentre mangiamo, le briciole che cadono a terra servono a sfamare quello poche decine di formiche che girano sul pavimento, ma quando le formiche diventeranno miliardi, quello che cade dal nostro tavolo non basterà più.

Allora le formiche saliranno sul tavolo e oltre a mangiare nel nostro piatto mangeranno anche noi.

Gli eschimesi venivano chiamati così solo perché vivevano vicini al circolo polare e si vestivano in un modo consono alla loro situazione.

Ma sotto quei vestiti ci sono persone come noi non eschimesi, non italiani o altro.

Un’Europa che oggi conta 750 milioni di abitanti non può permettersi di sobbarcarsi oltre un miliardo di persone, più quelli che si aggiungeranno per i cambiamenti climatici.

Promuovere ed erigere confini o barriere non servirà più di tanto.

Una nazione da sola che si isola dentro le proprie frontiere verrà massacrata in tutti i sensi.

Per questo motivo abbiamo bisogno che il maggior numero di nazioni riesca ad aggregarsi per affrontare il problema.

L’Europa è già una aggregazione di stati troppo piccola per affrontare le sfide del futuro.

Dall’altro lato c’è il pericolo evidente di finire in una grossa aggregazione di stati sotto una dittatura economica, l’Europa attuale…

Cerchiamo di stare vicini al M5S perché lo vedo come l’unica speranza e baluardo per fermare questa tempesta.

La migrazione in questo momento deve più che mai essere controllata, perché in mezzo alla marea di gente che emigra per necessità inderogabili ci sono tantissimi delinquenti.

Fortunatamente in Europa abbiamo ottenuto l’assicurazione che sarà rivisto l’accordo di Dublino e questo significa che anche gli altri Stati dovranno partecipare, non solo dividendo gli immigrati, ma anche a creare un ente europeo che si occupi direttamente di creare un canale umanitario ben controllato togliendo o vietando le ong in mare.

Come dicevo, l’Europa è piccola per risolvere da sola il problema, ma può portarlo in discussione all’Onu, perché è solamente in quella sede che il problema potrà trovare una soluzione, che , ripeto, non sarà indolore per noi paesi sviluppati.

Il Pd no, la Lega sì, le ripicche, le ideologie, il fanatismo, l’estremismo sono i peggiori nemici e i più grandi ostacoli per trovare soluzioni adeguate a questo problema che travolgerà i nostri figli e i nostri nipoti.

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