Attualità
1 Settembre 2019
L'ex direttore generale dell'azienda ospedaliera attacca due determine dell'Ausl su otto dirigenti medici: “Si azzerano posti importanti per funzioni essenziali e strategiche”

L’ex dg del Sant’Anna Balicchi: “Succedono cose strane in sanità”

di Redazione | 2 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Giusppe Balicchi, ex direttore generale del Sant’Anna, non ha mai nascosto il proprio disappunto verso alcune scelte effettuate dalla politica sanitaria estense. E neppure questa volta tace davanti a quello che, a suo dire, è “una cosa sconvolgente” in una sanità dove “succedono cose strane”.

In soldoni, Balicchi prende di mira due recentissime determine (la 1181 e la 1182 di agosto 2019) della direzione strategica con le quali l’Ausl dapprima trasforma cinque posti di dirigente medico rimasti vacanti per alcune specialità importanti – due in Ortopedia A Cento, due in Pediatria e uno in Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza –  e poi assume otto nuovi dirigenti, tutti nel settore Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica, utilizzando la graduatoria di un bando di gara per tre posti nello stesso ambito.

Ma quel che Balicchi mette in discussione non è la regolarità delle assunzioni – anche se è un “bel divario da tre a otto” –  quanto la scelta di politica sanitaria di rinunciare a coprire specialità pesanti in ambito provinciale: “Si azzerano posti importanti per funzioni essenziali e strategiche”, spiega. Il perché è presto detto ed è il motivo per cui Balicchi trova la mossa letteralmente “sconvolgente”.  “Da tempo – ricorda l’ex direttore sanitario – la sofferenza delle attività di Ortopedia lacerano la comunità provinciale e in particolare la comunità di Cento e del Delta, a cui si è aggiunta recentemente e platealmente Argenta. Siamo alla ricerca di professionisti per quelle specialità visti gli abbandoni e le carenze di organico ormai insostenibili e cancelliamo due posti pesanti di ortopedici? – si chiede retoricamente Balicchi -. Il territorio provinciale è carente di pediatri, basta ricordare le tensioni nel Basso Ferrarese e nelle zone periferiche, e azzeriamo di due unità la dotazione organica? Stiamo aspettando con ansia la realizzazione del nuovo pronto soccorso al Delta e riduciamo di una unità l’organico già carente? È questo il grazie per gli operatori che hanno brillantemente assicurato le attività di pronto soccorso nella stagione estiva che si sta concludendo?”.

“Nossignori, non va bene – tuona l’ex dg -. L’attenzione e le risorse vanno psote sulle attività che producono, non sull’organizzazione burocratica già tanto invasiva. Ma allora tutte le assicurazioni sbandierate dalle massime figure politiche (presidente Bonaccini in testa) sono state tutti minuetti?”. Per Balicchi anche con tali scelte strategiche “si allarga la mobilità passiva” e, soprattutto, “il messaggio che queste operazioni trasmettono ai professionisti, agli operatori e agli utenti sono di una negatività devastante e confermano lo smantellamento del servizio pubblico e una privatizzazione strisciante”.

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