Affitti brevi e Pos, l’Anc si confronta sulle nuove regole
La sala dell’Hotel Carlton ha fatto da cornice all’ultimo appuntamento dell’anno promosso da Anc Ferrara, l'associazione dei commercialisti ferraresi presieduta da Alberto Carion
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"Amsef 1975-2025. La ricordano con dolore tutte le lavoratrici e i lavoratori. Una morte viva in ricordo di concerti e bevute". È questa una delle frasi che si legge sull'epitaffio di cartone appoggiato ai piedi dello scalone municipale che ha fatto da sfondo al presidio andato in scena ieri pomeriggio in piazza Municipale. Un'immagine evocativa, scelta da Fp Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti per denunciare quella che i sindacati definiscono senza mezzi termini "un'operazione per fare cassa"
In occasione dell’Assemblea dei soci di fine anno la cooperativa sociale Cidas ha presentato il preconsuntivo 2025, che prevede un fatturato di oltre 85 milioni
Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e le rsu del Comune di Copparo esprimono "una netta e ferma contrarietà" alla decisione dell'amministrazione comunale di "ridurre in modo significativo, per il 2025, le risorse destinate al Fondo delle risorse decentrate"
Valorizzare le botteghe storiche di Ferrara iscritte all’Albo nel processo di innovazione. È questo l’obiettivo del nuovo progetto promosso dal Comune di Ferrara

Paolo Cirelli
“Lo stock di credito disponibile per gli artigiani è ai minimi storici”. È il grido d’allarme lanciato da Paolo Cirelli, vicesegretario di Confartigianato Ferrara, che chiede aiuto alla politica, sia nazionale che locale.
Visti i tempi, diventerà con tutta probabilità argomento di campagna elettorale sia per le regionali che per le politiche. Ma il tema rimane se è vero che “l’analisi dell’ufficio studi di Confartigianato su dati Banca d’Italia e Artigiancassa, per Ferrara evidenzia che a dicembre 2018 lo stock di credito disponibile per gli artigiani è ai minimi storici (196 milioni complessivamente) con una diminuzione secca in 7 anni del 49%, se consideriamo che nel dicembre 2011 era di 386 milioni. Lo studio territoriale sull’anno precedente, manifesta per la nostra provincia una diminuzione più accentuata (11,1%) rispetto alla media nazionale, rientrando fra le 58 province con i la diminuzione più intensa rispetto alla media”.
Insomma, gli artigiani ferraresi hanno grosse difficoltà nell’accesso a strumenti di sostegno imprenditoriale, nonostante “spesso nei pubblici consessi, artigiani e piccole imprese, vengono apprezzati per la propria capacità di adattarsi ai mercati, assumere personale creando lavoro e ricchezza, rischiando ed investendo risorse proprie per l’acquisizione di beni strumentali, tecnologie, macchine ed attrezzature”.
“Nei fatti però – osserva Cirelli -, si pretende lo facciano senza il necessario credito, che rimane spesso ad appannaggio di altre realtà dimensionali. Registriamo infatti una maggiore selettività nel concedere il credito alle imprese di minori dimensione: per le piccole crescono solo quelle considerate a basso rischio, mentre i prestiti alle grandi imprese, risultano sempre in crescita anche per quelle ad alto rischio (+1,9%)”.
Per il vicepresidente di Confartigianato si tratta di “una vera e propria sperequazione”, perché “i prestiti alle sole società non finanziarie continuano precipitosamente a scendere, con i cali più evidenti per le attività immobiliari e delle costruzioni, raggiungendo il paradosso che in una situazione di difficoltà creditizia e finanziaria di questo comparto, si chieda agli artigiani di riconoscere come sconto in fattura, i vantaggi degli ecobonus. Un evidente contraddizione”.
“Neppure sul versante del costo del denaro si può essere soddisfatti – osserva ancora Cirelli – perché, se ovviamente diminuito, rimane piuttosto elevato tenuto conto che oggi l’euribor (cioè il tasso di riferimento delle transazioni finanziarie) è addirittura negativo con un -0,3%. I tassi effettivi del credito, rimangono molto elevati e a Ferrara per il credito d’esercizio siamo su una media del 3,82%”.
Ecco allora che Confartigianato chiede un aiuto alle istituzioni, affinché la falla venga tappata: “Da tempo, oltreché rapportarci con le banche, chiediamo alla politica ed alle istituzioni la creazione di un istituto pubblico che possa garantire artigiani e piccoli imprenditori, come avviene in Germania, Francia e Inghilterra e come avveniva in passato con l’Artigiancassa. Altre strade non ne vediamo. Facciamo appello ai parlamentari ferraresi, ai consiglieri regionali e tutti i sindaci, affinché questo tema diventi prioritario per lo sviluppo dei territori e delle comunità”.
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